Deframmentazione: quando farla e perchè

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 23 Ago 2017 ALLE 09:30 - AGGIORNATO IL 19 Agosto 2019 ALLE 14:24

La deframmentazione è un processo che normalmente viene svolto sui dischi rigidi di un PC. C’è chi sconsiglia di farla, chi la ritiene una necessità. Con questo articolo vogliamo cercare di togliere tutti i dubbi possibili, spiegando quando e perchè fare la deframmentazione del PC.

Che cos’è la deframmentazione?

Prima è necessario definire il concetto di frammentazione. Per farlo, immaginate un cubo di Rubik già svolto, dove ogni faccia rappresenta un file del vostro hard disk ed ogni cubo più piccolo è un settore del disco rigido. Se iniziate a mescolare il cubo, il file verrà appunto frammentato, quindi le varie parti non si troveranno più su settori contigui.
La deframmentazione ha proprio lo scopo di rendere contigui i settori contenenti parti di un medesimo file. Immaginate, ad esempio, la sequenza di numeri 123123123, dove a numeri identici corrispondono parti dello stesso file ed ogni numero è posizionato su un settore differente del disco. Tramite la deframmentazione si otterrà la sequenza 111222333, quindi ogni file, anche se frammentato, si troverà su settori contigui.

Quando fare la deframmentazione del disco?

La frammentazione dei file avviene ogni qualvolta viene effettuata una qualsiasi operazione di scrittura dei file, che sia uno spostamento di file da un’unità ad un’altra oppure un semplice copia-incolla. E’ evidente, quindi, che la deframmentazione va eseguita anche in base a quante operazioni di lettura/scrittura vengono eseguite sul PC. Anche durante la navigazione web viene effettuata la frammentazione, seppur su dati temporanei. Ogni piccola modifica ai file presenti sul disco rigido porta ad una modifica dei settori dell’hard disk. Di conseguenza cambia anche la frammentazione dei file all’interno di essi. In definitiva, la deframmentazione bisogna farla almeno una volta al mese, magari insieme a tutte quelle operazioni per l’ottimizzazione del sistema operativo e alla pulizia del PC. In questo modo con un colpo solo avrete migliorato sia la stabilità del sistema che il caricamento dei programmi.

Perchè fare la deframmentazione dell’hard disk?

L’hard disk è il sistema di archiviazione dell’intero sistema operativo. La velocità è determinata in RPM, ovvero Round Per Minute. Maggiore è questo valore e maggiore è la velocità di caricamento dei file. E’ proprio l’efficienza dell’hard disk a determinare il tempo di caricamento di programmi e giochi. La deframmentazione permette quindi di accedere più velocemente ai file di qualunque tipo, migliorando i tempi di esecuzione.
Dunque questa pratica non solo aiuta le performance dell’intero sistema ma permette di organizzare al meglio l’hard disk da un punto di vista hardware.

Come eseguire la deframmentazione del disco rigido?

Esistono diversi software che permettono di farla in pochi click. Quello più utilizzato è indubbiamente Defraggler, sviluppatori anche di CCleaner. Una volta aperto il programma, ci ritroveremo davanti ad una schermata del genere:

Schermata iniziale di Defraggler

Basterà selezionare l’unità di interesse e cliccare su Deframmenta. Si può anche deframmentare una singola cartella o file, attraverso il menù Azione. La durata dipende sia dalla dimensione degli hard disk che da quanti file necessitano dell’operazione di deframmentazione.E’ possibile anche pianificare la procedura, impostando ad esempio l’orario o il giorno in cui attivare automaticamente la deframmentazione per una specifica unità. Per essere un programma gratuito, è senz’altro uno strumento da tenere sempre con voi.
In alternativa è possibile utilizzare lo strumento di deframmentazione predefinito di Windows.

Strumento di deframmentazione di Windows

Come è facile notare non è poi così diverso da Defraggler, ad eccezione dell’interfaccia. Anche in questo caso si può pianificare il tutto, ma non in modo approfondito.

Per diminuire i tempi di risposta dei programmi, potete anche decidere di creare un RAMDisk.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

2 pensiero su “Deframmentazione: quando farla e perchè”
  1. Domanda forse banale: si può rischiare la perdita di qualche dato durante questa deframmentazione? Nel caso, se il portatile dovesse spegnersi (il mio ha problemi di surriscaldamento) nel corso del procedimento, i file si danneggerebbero? Grazie dell’articolo!

    1. La deframmentazione è una procedura che va a modificare il file system dell’hard disk stesso. Se peer qualche motivo si dovesse interrompere la procedura, potrebbero danneggiarsi alcuni settori del disco, andando a perdere i dati in essi contenuti. In casi peggiori ma piuttosto rari, l’hard disk potrebbe smettere di funzionare. Prima di eseguire la procedura, ti consiglio di farti una copia di backup dei dati più importanti per sicurezza.
      Se hai problemi di surriscaldamento, ti consiglio di provare il dissipatore KLIM Cool+, recensito anche in un nostro articolo: https://www.techbyte.it/recensioni/klim-cool-dissipatore-aria-notebook/.
      Queste sono procedure piuttosto delicate e bisogna prendere il massimo delle precauzioni affinchè non si possano interrompere all’improvviso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.