Diablo IV: un’ottima sfida che ci riporta all’inferno | Recensione

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 15 Giu 2023 ALLE 16:28 - AGGIORNATO IL 23 Giugno 2023 ALLE 14:13 #blizzard, #videogiochi

Sono passati oltre 10 anni dall’uscita di Diablo III e finalmente abbiamo potuto mettere le mani sul nuovo capitolo della saga hack ‘n slash di Blizzard, che con Diablo IV sembra avere trovato nuovamente la giusta strada per offrire ai giocatori la sfida di cui avevano bisogno. Bentornati, dunque, all’inferno!

Trama

In Diablo IV, la storia e la narrazione continuano dagli eventi di Diablo III, basandosi sulla sua conclusione. Il finale del terzo capitolo aveva lasciato aperti due scenari di trama principali, cruciali per il proseguimento della storia. In primo luogo, il destino dei Primi Maligni, i potenti esseri demoniaci, che doveva essere affrontato dopo gli eventi di Diablo III. In secondo luogo, la storia che si concentrava sul giovane e promettente Lorath l’Horadrim, un personaggio chiave introdotto nel gioco precedente. Inoltre, l’umanità ha sofferto molto a causa delle azioni dei Reapers e della continua minaccia demoniaca.

diablo iv lilith

L’impatto dei Primi Maligni sul mondo e le conseguenze che ne derivano hanno avuto un ruolo significativo nel plasmare l’atmosfera e l’ambientazione di Diablo IV. Lo stato di Sanctuarium e gli aspetti dell’open world sono stati influenzati dalla presenza di queste potenti entità. Il mondo è diventato un luogo cupo e pericoloso, con innumerevoli siti religiosi distrutti e l’umanità che lotta per ricostruire e sopravvivere in mezzo al caos. Nonostante la situazione sia complessivamente tetra, sono emerse piccole sacche di speranza e resilienza, che rappresentano fari di luce e normalità in mezzo all’oscurità.

Diablo IV si svolge circa 50 anni dopo gli eventi di Diablo III: Reaper of Souls, consentendo di esplorare l’evoluzione negli anni del giovane Lorath l’Horadrim. Questo personaggio, un rappresentante chiave dell’ordine Horadrim, incarna la conoscenza proibita dell’universo di Diablo. La storia approfondisce le sue esperienze, i suoi pensieri e le sue motivazioni, offrendo una visione della sua crescita e delle sfide che deve affrontare. In questo titolo dovremo fare i conti con Lilith, potente demone che sembra voglia portare tutti verso il suo regno e distruggere Sanctuarium, diventando uno dei Primi Maligni.

Le novità del gameplay

In tutti questi anni, Blizzard ha raccolto tutti i feedback e i suggerimenti della community per poter sviluppare in quarto capitolo che fosse degno di questa saga immortale. Diablo IV modifica sensibilmente quanto visto in Diablo III, proponendo una sfida decisamente più impegnativa e che obbligherà il giocatore ad elaborare una strategia per poter sopravvivere al meglio. Una volta scelta la nostra classe iniziale (Barbaro, Druido, Negromante, Tagliagole e Incantatore), è il momento di tuffarsi nell’infernale mondo di Diablo IV.

La novità principale riguarda l’introduzione di un limite massimo alle pozioni, in quanto il personaggio potrà trasportarne massimo 4 (successivamente 5) e quindi dovranno essere utilizzate con parsimonia per evitare di rimanere senza nei combattimenti più ostici. Per poterle ricaricare, basterà sconfiggere i vari nemici che incontreremo durante l’esplorazione della mappa, che in alcuni casi lasceranno cadere le pozioni, oltre che gemme, abbigliamento e armi.

diablo iv nemici

Questo tetto massimo delle pozioni ha portato a una leggera rivisitazione delle bossfight, in quanto ora saranno composte da diverse fasi (solitamente 4) al termine delle quali sarà possibile recuperare parte delle pozioni consumate durante il combattimento. In certi casi potrebbero non essere sufficienti a causa dell’elevato livello di sfida, per cui bisogna cercare di perdere meno vita possibile e sfruttare le pozioni al meglio.

diablo iv boss

Sconfiggendo nemici e boss, oltre a completare le varie missioni principali e secondarie, si guadagna naturalmente esperienza che permette al personaggio di salire di livello. Dopo ogni livello si ottiene un punto abilità, che potrà essere speso per acquisire o migliorare le abilità principali della classe scelta inizialmente (è possibile ripristinare tutti i punti e ricominciare l’assegnazione al costo di qualche oro). E’ chiaro come l’albero delle abilità sia fondamentale per poter avere un personaggio che possa generare il maggior danno possibile in minor tempo.

L’inventario è rimasto invariato, proponendo sempre la classica schermata in cui possiamo modificare l’equipaggiamento del personaggio, senza poter assegnare i punti alle caratteristiche base.

Per dare un motivo in più al giocatore di esplorare l’ampia mappa di gioco, sono stati inseriti gli Altari di Lilith, che incrementano permanentemente le statistiche del giocatore. Parlando della mappa, Diablo IV, a differenza del predecessore, presenta un’unica grande area dove possiamo trovare le diverse cittadine e andare alla ricerca di oggetti rari o leggendari. Non mancano i Crocevia, che permettono di spostarsi rapidamente da una zona all’altra attraverso i portali. Dallo stesso menù è possibile accedere anche all’area dedicata ai Clan, dove potremo unirci insieme ad altri amici e affrontare la campagna principale in cooperativa, con un livello dei nemici decisamente superiore che rende il tutto ancora più difficile ma con la possibilità di ottenere premi migliori in caso di vittoria.

Oltre alle missioni principali, il gioco ci propone una serie di missioni secondarie, contraddistinte da un punto esclamativo blu, che ci permettono di guadagnare esperienza e oro aggiuntivi. Unico neo è il non poter avere un numero illimitato di attività secondarie attive ma siamo obbligati a completarne qualcuna per poterne accettare altre. Sono state introdotte anche le Roccaforte, ovvero dei luoghi specifici in cui bisognerà sconfiggere tutti i nemici presenti per poter purificare la zona e sbloccare nuovi punti di viaggio rapido.

diablo iv mappa

Una delle novità più criticate di Diablo IV è il negozio, che permette di acquistare elementi di gioco che non influiscono minimamente sul gameplay ma hanno solamente un valore estetico. Il problema riguarda il prezzo a cui vengono venduti i vari oggetti, decisamente troppo alto se parliamo di semplici skin per l’equipaggiamento o la cavalcatura, specialmente se ci spostiamo sugli oggetti più esclusivi.

diablo iv negozio

Esteticamente…Diablo

La serie di Diablo ha sempre affascinato il pubblico per le sue ambientazioni infernali e un’estetica decisamente unica, che riescono a catturare l’occhio in ogni momento. Diablo IV non fa eccezione e ci propone svariate ambientazioni da esplorare, tra foreste anguste, deserti sconfinati e zone innevate, con un livello di dettaglio interessante. Inoltre, per la prima volta, viene introdotta l’esplorazione in verticale, permettendo di raggiungere zone sopraelevate tramite punti scriptati che garantiscono l’accesso ad Altari di Lilith nascosti o forzieri rari.

Questa piccola aggiunta rende l’esplorazione sicuramente più completa, anche se avremmo preferito un approccio un po’ meno automatizzato per raggiungere determinati punti della mappa, un po’ nello stile degli open world classici dove è possibile arrampicarsi su ogni sporgenza. E’ chiaro, però, che un titolo come Diablo IV non necessiti di una libertà così eccessiva.

A partire dal livello 38 si può sbloccare la cavalcatura, che ci permetterà di muoverci più velocemente all’interno della mappa quando non è possibile utilizzare un Crocevia. Si può usare la cavalcatura standard oppure acquistarne di nuove dallo stalliere presente nelle città in cambio di oro. Non sarà possibile attaccare in nemici mentre si è in sella al cavallo, dunque è necessario fermarsi e combattere prima di riprendere il viaggio.

diablo iv cavalcatura

Una volta completata la campagna principale, ci attenderà il classico post-game in stile Diablo, dove verranno sbloccate nuove sfide, livelli e boss che permetteranno al giocatore di ottenere ricompense ancora più potenti ed esclusive. Per quanto queste sfide aggiungano sicuramente ore supplementari all’esperienza complessiva, non si tratta di aggiunte particolarmente originali rispetto a quanto già visto durante l’avventura.

Prestazioni su PC

Abbiamo testato Diablo IV su una configurazione parecchio datata, composta da un notebook con scheda grafica NVIDIA MX250 insieme a processore Intel Core i5-8565U, e siamo rimasti piacevolmente sorpresi del lavoro di ottimizzazione svolto da Blizzard. Impostando una risoluzione di 1920×1080 e dettagli grafici medi siamo riusciti a raggiungere anche i 45-50 FPS anche nelle fasi più concitate (boss, gran numero di nemici a schermo ecc.). Il merito va anche all’AMD FSR 2.0, che in modalità Prestazioni riesce egregiamente a fornire un’esperienza di gioco godibile anche su PC decisamente non recentissimi.

Giocando un po’ con le impostazioni è possibile anche impostare il profilo di FSR su Qualità per avere un migliore impatto visivo senza influire negativamente sulla fluidità di gioco. Considerando che ultimamente l’ottimizzazione dei giochi non è la migliore anche per build di alto livello, Diablo IV è sinceramente come un’oasi nel deserto.

In conclusione, Diablo IV è stata un’esperienza videoludica di alto livello, in cui il gioco riesce a mettere davvero alla prova il giocatore con un livello di difficoltà stimolante sin dai primi minuti di gioco. Riuscire a trovare l’equipaggiamento ideale e le abilità ottimali sarà fondamentale per non soccombere già nelle prime boss fight. La sfida è ulteriormente rafforzata dal fatto che i nemici aumentano di livello in base a quello del personaggio, mettendoci sempre in guardia anche ritornando alle prime città esplorate. Rispetto a Diablo III, questo quarto capitolo riesce a migliorare sotto tutti i punti di vista, grazie a una trama ben narrata e continua (in Diablo III si notava troppo il distacco tra un Atto e l’altro), un gameplay solido e impegnativo e un comparto grafico di grande impatto, ricco di dettagli e che sa regalare degli scorci suggestivi, oltre che infernali. Riguardo la longevità, per terminare la campagna principale saranno necessarie circa 30-35 ore, ma consigliamo di dedicare qualche ora in più all’esplorazione della mappa per poter raggiungere un livello e un equipaggiamento adeguato per le sfide finali.

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Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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