Jeff Bezos è stato hackerato su WhatsApp: Check Point commenta l’accaduto

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 22 Gen 2020 ALLE 20:04 - AGGIORNATO IL 22 Gennaio 2020 ALLE 20:05

Jeff Bezos, uno degli uomini più ricchi del mondo e fondatore di Amazon, è stato vittima di un hacker nel 2018.

L’attacco è avvenuto nel lontano 2018, attraverso l’uso di WhatsApp. L’autore dell’attacco è nientemeno che Mohammed bin Salman (aka MBS), principe dell’Arabia Saudita. Tutto sembra essere stato intrapreso qualche mese dopo la morte di Jamal Khashoggi, che era stato assunto dal Washington Post di Bezos.

Attualmente WhatsApp sembra avere una falla di sicurezza piuttosto preoccupante, che permetterebbe ad un membro di un gruppo di poter modificare un messaggio con specifici parametri ed inviarlo nuovamente per poter provocare il blocco dell’app a tutti gli altri membri del gruppo. Questo attacco è possibile utilizzando WhatsApp Web e lo strumento di debug del browser. L’unica soluzione al momento sembra essere quella di reinstallare ed installare nuovamente l’app.

“L’uso delle più popolari app social per infettare le persone con malware è una tendenza che Check Point ha previsto oltre un anno fa. Come abbiamo dimostrato nella nostra ricerca su WhatsApp del dicembre 2019 e nella nostra ricerca sull’app dell’agosto 2018 – i link dannosi avrebbero potuto essere inviati attraverso alcune vulnerabilità che esistevano sulla piattaforma (fino a quando non sono state corrette in seguito alla nostra collaborazione con Facebook) e la manipolazione dei contenuti era possibile. Riteniamo che questo modo di operare sia estremamente comune soprattutto con attacchi mirati contro specifiche persone che utilizzano queste app.  I prezzi che i criminali sono disposti a pagare per sfruttare le vulnerabilità in tali piattaforme popolari (che contengono dati di miliardi di persone in tutto il mondo) sono in aumento, e gli exploit di questi bug possono servire come un’arma cibernetica molto efficace. La sicurezza informatica globale richiede soluzioni designate per tutte le piattaforme digitali attuali e future, e quanto più comuni e diffuse diventano, tanto più sofisticato e impegnativo è questo compito”

Oded Vanunu, Head of Products Vulnerabilities di Check Point Software Technologies.

La vicenda ha sicuramente suscitato l’interesse dei vari media, dato che si tratta di uno degli uomini con il patrimonio più alto al mondo. Dopo aver dato vita ad Amazon come semplice negozio di libri online, Jeff Bezos ha letteralmente costruito un impero, ad oggi uno dei più redditizi al mondo.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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