Dopo una prima release a Febbraio e la seconda a Marzo, non poteva mancare la Developer Preview 3 di Android 11, penultima per quanto riguarda la roadmap ufficiale.
Dopo questa terza release della Developer Preview di Android 11, si passerà alle prime versioni Beta, che faranno poi spazio a quella ufficiale verso l’autunno. Bisogna quindi attendere alcuni mesi prima di vedere effettivamente completa la nuova versione del sistema operativo targato Google. Nel corso degli anni, Android si è migliorato notevolmente non solo nelle funzionalità offerte ma anche nell’ottimizzazione software, che ha permesso al sistema operativo di essere fluido anche su dispositivi di fascia medio-bassa. Con il passare degli anni Android sta diventando sempre più user-friendly, dove appunto è l’utente finale a gestire completamente l’esperienza d’uso del dispositivo, modificando ogni minima opzione per un utilizzo ottimale.
Dopo aver visto tutte le novità nelle prime due release per gli sviluppatori, andiamo a scoprire cosa è stato aggiunto nella Developer Preview 3.
Questa volta i cambiamenti non sono molti ma sono comunque mirati essenzialmente a chi sviluppa app:
- Messaggio di uscita dall’app: un’applicazione si può arrestare per diversi motivi, dal conflitto con un altro processo al semplice crash del sistema. Ora è stata introdotta un’API apposita per segnalare all’utente il motivo per cui un’applicazione si è chiusa improvvisamente, riuscendo a gestire meglio il problema.
- GWP-ASan: Android 11 utilizza una varietà di strumenti per indurire i componenti critici per la sicurezza nella piattaforma e nelle app. GWP-ASan è un ulteriore elemento atto a migliorare la sicurezza del sistema operativo, andando ad individuare errori di overhead o di performance sulla memoria heap. Ora questo strumento è abilitato di default nelle app di sistema ma può essere abilitato su qualsiasi altra app.
- ADB Incremental: ADB (Android Debug Bridge) è un collegamento che permette ad uno smartphone Android di comunicare con un PC, offrendo la possibilità di installare file di grandi dimensioni o altro. Purtroppo però questa operazione può richiedere un tempo di esecuzione notevolmente alto. Per questo ADB Incremental riesce a migliorare fino a 10 volte la velocità di installazione di APK molto grandi.
- Wireless Debugging: introdotto già nella Developer Preview 2, il Wireless Debugging permette di utilizzare ADB sfruttando la connessione Wi-Fi, quindi senza necessità di un cavo USB. Supportando gli ultimi standard, Wireless Debugging garantisce velocità ed affidabilità grazie anche ad un completo rinnovamento di questa funzionalità.
- Controllo di accesso ai dati: il controllo dell’accesso ai dati consente di istruire l’app per comprendere meglio come accede ai dati utente e da quale utente arriva l’accesso. Si tratta di un’opzione molto gradita in materia di Privacy.
Con Android 11 Developer Preview 3 si dovrebbero concludere le prime release destinate ai soli possessori di Google Pixel. A partire dalla beta, le release saranno disponibili per tutti, o perlomeno per chi possiederà un dispositivo abbastanza potente da poterlo installare.
Fonte: Google Developers