Dopo avervi annunciato le novità della prima release per gli sviluppatori di Android 11, ecco arrivare la seconda versione, con alcune interessanti aggiunte.

Abbiamo già avuto modo di scoprire quelle che saranno le future funzionalità che verranno introdotte nella prossima versione di Android, grazie alla Developer Preview 1 rilasciata il mese scorso. Nel primo articolo che abbiamo pubblicato riguardo Android 11 vi avevamo anche mostrato come ci fosse un piano di rilascio ben preciso, costituito da tre Developer Preview, due Beta ed infine la release cosiddetta stabile, che verrà rilasciata in autunno e verrà probabilmente implementata sui dispositivi annunciati quest’anno sotto forma di aggiornamento di sistema. Quest’oggi è stata ufficialmente rilasciata la Developer Preview 2 di Android 11, che ci permette di scoprire ulteriori dettagli del sistema operativo.

Android 11 Developer Preview 2: si punta al 5G e non solo

Di seguito vi elenchiamo tutte le novità della nuova versione, suddivise per argomenti.

Nuove esperienze

  • Android 11 Developer Preview 2 introduce finalmente le 5G state API, ossia delle librerie che permetteranno di verificare se l’utente è collegato o meno ad una rete 5G. In questo modo gli sviluppatori potranno sviluppare applicazioni che possono sfruttare al meglio la nuova rete mobile, in abbinamento alle nuove funzionalità già introdotte nella prima release, con il bandwidth estimator API e la dynamic meteredness API.
  • Introdotto un sensore che permette di determinare l’inclinazione dello schermo sui dispositivi pieghevoli, al fine di adattarsi alle diverse situazioni e applicazioni.
  • Sviluppati nuovi controlli nella Neural Network API, per migliorare l’esecuzione di determinati processi e aumentare il supporto per i modelli di machine learning.

Privacy e sicurezza

Sul fronte privacy non ci sono state grosse aggiunte, tranne alcuni aggiornamenti al cosiddetto Scoped Storage, ossia la protezione per i dati su supporto esterno. Nella Developer Preview 2 viene inserito il supporto alla vecchia versione dello storage, così che i supporti di archiviazione esterna possano continuare a funzionare su questa seconda versione. In più è stata migliorata la gestione dei file di cache.

Qualità

  • Transizioni IME sincronizzate: migliorate le transizioni degli oggetti IME (input method editor, come la tastiera) affinché siano decisamente più fluide e reattive rispetto al passato. Questo nuovo upgrade è senz’altro interessante per le applicazioni come WhatsApp, Messenger o Telegram, dove questa transizione avviene molto spesso e quindi è naturale che debba avvenire nel minor tempo possibile.
  • Variable refresh rate: le applicazioni ora potranno avere un valore di refresh rate preferito e in base a quello del display verrà effettuato un calcolo per impostare quello migliore da utilizzare. Ad esempio sugli smartphone con un refresh di 90Hz o addirittura 120Hz si potrà notare un risultato più evidente.
  • Resume on reboot: in seguito ad un aggiornamento OTA di sistema non sarà più necessario reinserire le credenziali per accedere ma verranno criptate e salvate nello storage Credential Encrypted (CE), così che al riavvio l’utente non debba compiere alcuna azione per continuare ad utilizzare nuovamente le app lasciate in sospeso.
  • Aggiunto il supporto per la fotocamera frontale e posteriore nell’emulatore Android.

Ora non ci resta che attendere la Developer Preview 3, attesa per il prossimo mese, per poi giungere finalmente alla prima Beta.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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