Ready Player One, tra nostalgia e citazionismo

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 24 Giu 2018 ALLE 19:00 - AGGIORNATO IL 19 Agosto 2019 ALLE 14:12

Ready Player One è un film, tratto dall’omonimo romanzo di Ernest Cline, diretto da Steven Spielberg. In un mondo degradato, l’unica via di fuga dalla realtà è OASIS, un’ambiente virtuale in cui i personaggi possono interagire come in un gioco di ruolo.

Trama

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La storia ci catapulta nell’anno 2045, dove le città ormai stanno subendo un degrado non indifferente. Le abitazioni subiscono fortemente gli effetti dell’inquinamento e della sovrappopolazione. Per gli abitanti delle città l’unica alternativa è la realtà virtuale, rifugiandosi in un mondo che viene chiamato OASIS, l’ambientazione di un classico gioco di ruolo, dove ogni personaggio ha la possibilità di potenziare il proprio equipaggiamento, interagire con gli altri giocatori ed affrontare sfide sempre più ardue. Il creatore del gioco, tale James Halliday, ha però inserito un easter egg all’interno di OASIS, ovvero un elemento nascosto che darà il pieno controllo del mondo di gioco a chi lo troverà. Inizia così una vera e propria caccia al tesoro, dove anche il protagonista Wade Watts, conosciuto come Parzival, cercherà di avere la meglio. Ed è qui che inizierà l’avventura di Wade e dei amici virtuali. Le vicende vedranno i protagonisti scontrarsi con la Innovative Online Industries (IOI), multinazionale tecnologicamente avanzata che sfrutterà tutte le proprie risorse per scovare l’ester egg prima di Wade e dei suoi amici.

Come trama non ha quell’originalità che fa gridare al miracolo, anche perchè di film ambientati in mondi virtuali già ne abbiamo visti a bizzeffe. Per il modo in cui è narrato il film, ricorda molto da vicino Gamer, produzione del 2009 con protagonista Gerard Butler e Logan Lerman. La differenza è che in Gamer il protagonista controlla persone in carne ed ossa in uno sparatutto all’ultimo sangue, mentre in Ready Player One si rischia solamente di arrivare alla schermata di Game Over.

Tra citazionismo…e nostalgia

ready player one personaggi

Ciò che colpisce di Ready Player One è l’enorme quantità di citazioni a film e videogame, spaziando tra diverse generazioni. E’ possibile vedere personaggi di videogiochi più recenti come Tracy di Overwatch, passando al Gigante di Ferro e Godzilla. Tra le tante citazioni ci sono quelle un po’ più evidenti come Ritorno al Futuro, King Kong e Jurassic Park. Un occhio attento invece avrà notato Freddy Kruger di Nightmare, la Mach 5 di Speed Racer, Duke Nukem oppure Flash. La nostalgia la farà da padrone durante la visione del film, che tutto sommato scorre bene, senza troppi momenti morti e con effetti speciali che fanno invidia alle grandi produzioni Marvel.

Ready Player One, oltre ad essere una sfida per lo spettatore nello scovare quante più citazioni possibili all’interno, è chiaramente un’operazione commerciale ben orchestrata, che sfrutta pienamente il periodo nostalgia iniziato con le mini console, sia di Nintendo che di SNK. Per quanto il film sia discreto, l’enorme mole di personaggi ispirati a film e videogiochi ha attirato sicuramente un’altra percentuale di fan e amatori del genere, un po’ come è stato per Pixel, rivelatosi poi un film di basso livello.

A livello tecnico, abbiamo un’ottima regia e fotografia, in grado di catturare lo spettatore anche nei momenti più calmi del film. E’ interessante vedere come i registi siano stati in grado di inserire così tanti personaggi in un unico film, da far impallidire persino Avengers Infinite War, considerato uno dei crossover cinematografici più grandi di sempre. L’atmosfera molto anni ’80 mista al cyberpunk futuristico si percepisce a chiare lettere, attraverso un mix di coinvolgimento e azione sfrenata. In alcuni frangenti la realtà e il mondo virtuale sembrano entrare quasi in simbiosi, come se ciò che accadesse su Oasis influenzasse il mondo reale.

I personaggi sottolineano molto la differenza tra realtà e mondo virtuale, mettendo in evidenza il fatto come un personaggio di un videogioco non rispecchi completamente il giocatore che sta dietro. Infatti è possibile notare l’espressione sorpresa di Wade quando incontra per la prima volta i suoi compagni di gioco nella realtà. Da qui però nasce una nuova amicizia, già consolidata all’interno di Oasis e confermata nel mondo reale. Ci fa capire come non conti avere una bella armatura o un arma che faccia parecchio danno, ma ciò che si nasconde dietro quell’equipaggiamento.

Conclusioni

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Ready Player One cerca di portare su grande schermo le vicende narrate di Ernest Cline, riuscendoci egregiamente. Ovviamente nel film sono stati sicuramente introdotti elementi differenti rispetto al libro, che magari richiamano film e giochi più recenti. Questo per avvicinare maggiormente i giocatori più recenti. Sicuramente il film è rivisitato in chiave più moderna, senza però nulla togliere alla versione cartacea.

Consigliamo caldamente la visione di questo film, senza troppe pretese. Non aspettatevi una trama ricca di colpi di scena, ma un film carino da poter guardare con gli occhi di ha la passione per i videogiochi. Niente di più.

Attraverso il link a fianco potete acquistare la versione Steelbook del film, per i collezionisti.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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