The End of the Fucking World: fuga dalla vita quotidiana

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 11 Gen 2018 ALLE 19:34 - AGGIORNATO IL 19 Agosto 2019 ALLE 14:15

The End of the Fucking World è una delle ultime serie targata Netflix che sta spopolando negli ultimi giorni. Uscita il 5 Gennaio 2018, racconta dell’incontro tra James e Alyssa, che decidono di affrontare il mondo esterno fuggendo dalla loro vita familiare.

Una storia d’amore poco romantica

Scena tratta da The End of the Fucking World

La trama segue le vicende di James, ragazzo che si definisce egli stesso uno psicopatico, e Alyssa, nuova arrivata che vede in James una personalità quasi attraente. James però ha un solo ed unico pensiero iniziale: uccidere Alyssa. Tra i due nasce un’ottima amicizia, rafforzata dalle due personalità sicuramente fuori dall’ordinario. In seguito i due decideranno di abbandonare la loro vita quotidiana, colpa anche di genitori non proprio nelle loro corde e piuttosto superficiali. Inizia qui il loro viaggio nel mondo reale, dove può accadere di tutto. E’ proprio in questo momento che i due iniziano ad avere un’attrazione l’uno per l’altro.

La loro storia d’amore non è fatta per nulla di romanticismo e di classiche smancerie tra fidanzati, ma piuttosto di pura e mera complicità nelle azioni. James è un tipo piuttosto violento in certi casi mentre Alyssa è una ragazza intraprendente, che prende spesso l’iniziativa e trascina James in situazioni piuttosto bizzarre e divertenti.

Personaggi fuori dal comune

I due protagonisti di The End of the Fucking World

L’aspetto più particolare di The End of the Fucking World sono i personaggi. I due protagonisti James ed Alyssa si presentano con due caratteri apparentemente simili ma profondamente diversi. Si tratta di personalità in cui normalmente non ci si rispecchia. Vengono portati all’estremo i due modi di fare volgare e violento, quasi al limite dell’ilarità. E’ proprio questo che rendere questa serie decisamente divertente in determinate scene e parecchio macabra in altre. Da apprezzare specialmente la quasi totale inespressività dei personaggi, che accennano un mezzo sorriso solamente in rarissimi casi, segno di un carattere molto instabile e decisamente chiuso. E’ proprio questo carattere instabile a rendere i due ragazzi davvero fragili, per quanto non lo facciano vedere spesso.

In secondo piano, ma non meno importanti, ci sono le due famiglie dei ragazzi. James ha un padre noioso, che si rifugia un battute squallide, forse per compensare la sua tristezza dovuta alla scomparsa della moglie per suicidio. Già qui qualcuno potrebbe pensare che il carattere di James sia dovuto a questo trauma infantile. In realtà si è sempre mostrato decisamente privo di emozioni di fronte a situazioni difficili, già prima della perdita della madre, avvenuta proprio davanti i suoi occhi. E’ uno dei punti chiave su cui ci si potrebbe soffermare per ore.

Alyssa invece descrive sua madre come una persona ok, rovinata dal rapporto con il suo nuovo compagno, di cui prova un odio represso indiscutibile. Di qui anche la scelta di fuggire dalla sua attuale vita insieme a James, alla ricerca del suo padre biologico.

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Episodi brevi ma intensi

La serie è suddivisa in 8 episodi da circa 20 minuti l’uno. Quindi in totale abbiamo 2 ore e 40 minuti per guardare interamente questa prima stagione. Più che una serie TV, The End of the Fucking World è un lungo film suddiviso in più parti, che racconta appunto di questo viaggio fuori dal mondo e di un rapporto che si evolve con il passare degli episodi.

Per quanto ogni puntata sia breve, quasi come quelle di una qualsiasi sitcom, vengono concentrate parecchie vicende all’interno, passando da un’ambientazione ad un’altra in pochi secondi.

Nei primi episodi è possibile notare la struttura a flashback, dove vengono mostrati inizialmente dei fotogrammi del punto a cui si arriverà in quella puntata. Continuando con la visione si andrà poi a scoprire cosa ha generato quella particolare scena mostrata nei primi minuti.

Sequel: necessario o no?

Visto l’enorme successo che ha riscosso la serie, il produttore ha già pensato ad un possibile sequel. Sinceramente non sappiamo che cosa ci sia di nuovo da raccontare in un possibile seguito. La prima stagione racconta esattamente quello che deve raccontare, senza lasciare dubbi o buchi nella trama. Forse si riprenderà dal finale, che sicuramente lascia spazio ad interpretazioni.

RImane comunque il fatto che The End of the Fucking World è una serie davvero interessante. Per quanto breve, riesce a mostrare vari aspetti dei personaggi, senza lasciare nulla al caso. Ci aspettiamo solamente che con la seconda stagione annunciata non si vada a snaturare l’ottima impressione avuta finora.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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