Stranger Things S03: il ritorno del Mind Flayer

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 7 Lug 2019 ALLE 15:38 - AGGIORNATO IL 19 Agosto 2019 ALLE 14:11

Il 4 Luglio Netflix ha pubblicato la terza stagione di Stranger Things, annunciata qualche tempo fa tramite un trailer. Noi l’abbiamo vista e vi portiamo le nostre impressioni.

NOTA: questa recensione contiene spoiler. Per chi non ha visto ancora la terza stagione, suggeriamo di terminare la visione prima di leggere.

Il Mind Flayer è tornato

28 Giugno 1984. Ci troviamo all’interno di una fortezza militare russa, dove un gruppo di scienziati stanno mettendo a punto una sorta di cannone in grado di sprigionare un’energia tale da poter aprire nuovamente la breccia che apre le porte al Sottosopra, chiusa da Undici nella seconda stagione. Purtroppo il tentativo di riaprire la breccia non va a buon fine, provocando non pochi danni alla struttura.

Stranger Things 3: il gruppo a Starcourt

Si arriva così ad un anno dopo. L’estate è appena incominciata e Mike, Undici, Will, Lucas, Max e Dustin cercano di trascorrere il loro tempo libero nel migliore dei modi. La storia d’amore tra Mike e Undici si fa sempre più accesa (anche se il detective Hopper non sembra condividere questo loro amore così morboso), Dustin ritorna dai suoi amici dopo un mese fuori città mentre gli altri cercano di divertirsi, in un modo o nell’altro. Ormai il gruppo è cresciuto, anche se Will tenta ancora di convincere i suoi amici a giocare a Dungeons & Dragons. Seppur ancora degli adolescenti, hanno vissuto esperienze che ragazzi come loro non dovrebbero sognare. Dunque hanno ormai le spalle abbastanza larghe per prendere decisioni da adulti.

Parliamo anche di Steve, che nella seconda stagione ha dimostrato di avere un animo molto umano, avvicinandosi sempre di più al gruppetto, nonostante il suo stile da ragazzo bulletto e belloccio. Ora lavora in una gelateria del nuovo centro commerciale Starcourt.

Stranger Things 3: Steve e Dustin

Questa nuova struttura ha completamente reso deserti i piccoli negozianti, costretti a chiudere per via dell’enorme successo del centro commerciale. L’unico negozio che ancora si tiene in piedi è quello di Joyce, grazie anche alla sua caparbietà e tenacia nell’andare contro lo Stato.

E’ proprio a Starcourt che improvvisamente avviene un brusco blackout, che coinvolge tutta la cittadina di Hawkins, mentre ci viene mostrato nuovamente il Mind Flayer, tornato nel mondo reale in cerca di un nuovo soggetto. L’unico a percepire anticipatamente il pericolo è Will, che dopo il suo trascorso riesce a sentire come una sorta di brivido non appena uno di quei mostri si trova nelle vicinanze.

Billy, il nuovo soggetto

Stranger Things 3: Billy

Già dal primo episodio, anche se era facilmente intuibile dal trailer, scopriamo subito chi sarà il nuovo soggetto di cui prenderà possesso il Mind Flayer, ovvero Billy, fratello di Max. Nella precedente stagione lo abbiamo conosciuto come un ragazzo decisamente scorbutico e violento, dal carattere piuttosto protettivo nei confronti della sorella minore. Qui viene accentuata parecchio questa sua indole violenta, portata agli extremis da questa creatura che si è impossessata di lui. Lo scopo per cui è stato scelto è quello di creare un esercito di persone con cui ricomporre il Mind Flayer, rendendolo ancor più grande e temibile.

Il gruppo dovrà nuovamente riunire le forze per fermare questa minaccia, chiudendo definitivamente la breccia, con l’aiuto dei poteri di Undy e un pizzico di intuito.

Stranger Things 3: gruppo

Ritmo incalzante e coinvolgente

La terza stagione si sviluppa nuovamente in 8 episodi della durata di 50 minuti circa ciascuno, a differenza dell’ultimo episodio, che supera i 60 minuti di durata. Già dal primo episodio veniamo subito catapultati di fronte alla minaccia del Mind Slayer, che con il suo poter di invadere il corpo delle persone riesce a compiere azioni veramente terribili.

Gli episodi sono stati rilasciati il 4 Luglio, giorno in cui è ambientato anche il settimo episodio, in cui il sindaco di Hawkins annuncia un “Felice 4 Luglio!“attraverso un vasto parco giochi a tema.

Anche in questo caso l’influenza degli anni ’80 è davvero fortissima e i riferimenti sono azzeccatissimi, come ad esempio la scena in cui viene proiettato il primo Ritorno al Futuro, rilasciato in America proprio il 3 Luglio 1985. I fratelli Duffer non lasciano nulla al caso e ripongono la loro attenzione ad ogni minimo dettaglio, come i telefoni, gli abbigliamenti e le musiche, tra cui spicca Neverending Story di Limahl, dedicata da Dustin a Suzie, la sua prima ragazza con cui può comunicare solamente via radio. Sarà proprio la radio messa a punto da Dustin lo strumento chiave che permetterà al gruppo di giovani di captare un segnale in codice russo. Questo codice, una volta decifrato, sarà le indicazioni della già citata base segreta, dove viene nascosta l’arma per aprire la breccia.

Stranger Things S03: il finale e la scena post-credit

NOTA 2: gli spoiler dati finora fanno parte principalmente del primo episodio, dando inizio a tutto. Di seguito ora si parlerà del finale e della scena post-credit. Per chi non volesse anticipazioni, eviti la lettura.

Stranger Things 3: il Mind Flayer

Nella terza stagione di Stranger Things assistiamo alla morte di due personaggi. Il primo è proprio Billy, che tramite le parole di Undy riguardo i suoi ricordi, riesce a farlo ritornare in sè e a spingerlo a proteggerla, sacrificando la sua vita. Il secondo invece è Hopper. Infatti Hopper e Joyce saranno i due protagonisti ad addentrarsi nella base russa per poter distruggere definitivamente l’arma creata per aprire nuovamente la breccia. Sfortunatamente, Hopper si ritrova nel bel mezzo dell’esplosione, venendo folgorato all’istante…o almeno è quello che sembra.

Dunque arriviamo alla scena post-credit. In pieno stile Marvel, i fratelli Duffer alimentano l’hype per la prossima stagione della serie, mostrando una breve scena dopo i titoli di coda. In questa scena ci troviamo in una base militare nel territorio del Kamchatka, in Russia. Due militari stanno per avvicinarsi a quella che sembra essere la porta di una cella, quando uno di loro esclama “No, non l’americano.“. Già questa affermazione ha scatenato non poco scalpore tra i fan, che subito hanno ipotizzato che quell’americano sia proprio Hopper, anche se non si sa come possa essere finito proprio lì e per quale motivo.

Proseguendo con la scena, vediamo i due militari prendere di peso un altro uomo, che alloggiava nella cella a fianco. Egli viene poi scaraventato all’interno di una stanza, in cui si troverà faccia a faccia con un Demogorgone. Questa creatura non era stata mai nominata nè mostrata in questa terza stagione, eppure ora viene vista in figura intera, quasi con le sembianza di un umano. Difficile fare delle supposizioni in questo caso.

Voi cosa ne pensate di questa terza stagione? Avete delle idee sulla scena post-credit?

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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