Redmi Note 9, bene ma non benissimo | Recensione

Dopo il Redmi Note 8 Pro, che ha letteralmente conquistato la fascia medio-bassa del mercato, eccoci qui a parlare del suo successore, ossia il Redmi Note 9. Questo smartphone va a perdere alcune delle eccellenti caratteristiche che contraddistinguevano i modelli precedenti, come una fotocamera ottima e una fluidità degna di un prodotto Xiaomi. Ma scopriamo nel dettaglio cosa ci ha colpito maggiormente di questo smartphone nella recensione completa.

Specifiche tecniche

• Display: IPS LCD da 6.3″ con risoluzione di 1080 x 2340 pixel (395ppi)
• CPU: MediaTek Helio G85 (2x Cortex A75 2GHz + 6x Cortex A55 1.8GHz) con GPU Mali-G52 MC2
• Memoria:
  • 3GB di RAM
  • 64GB di archiviazione, espandibile fino a 512GB
• Fotocamere:
  • Anteriore: 48MP + grandangolare 8MP + profondità 2MP + macro 2MP, registrazione in 4K@30FPS
  • Posteriore: 13 MP (f/2.25), registrazione in FullHD@30FPS
• Batteria: 5020mAh
• Dimensioni e peso: 162.3 x 77.2 x 8.9 mm, 199 grammi
• Sistema operativo: Android 10 con MIUI 11
• Connettività: 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 5.0, NFC, GPS
• Sensori: accelerometro, giroscopio, impronte digitali sul retro

Redmi Note 9 propone delle caratteristiche tecniche senza dubbio buone, a cominciare dal processore MediaTek Helio G85, che offre delle discrete prestazioni sia per quanto riguarda la fluidità generale che nell’uso di applicazioni e giochi, seppur dopo qualche ora si percepisce un leggero rallentamento. A supportare il chip troviamo 3GB di RAM e 64GB di memoria interna, espandibili tramite microSD. Il tutto a sostegno di un display IPS LCD da 6.3″ con risoluzione FullHD+, che rende piuttosto bene con i colori chiari mentre si notano alcune imperfezioni con le tonalità più scure.

A livello di fotocamere, il Redmi Note 9 propone ben quattro sensori posteriori, composti da un modulo principale da 48MP, supportato da un grandangolare da 8MP, sensore di profondità e macro da 2MP. Frontalmente invece è presente una fotocamera da 13MP per selfie e videochiamate.

Ottima la batteria da 5020mAh, che garantisce un’autonomia sopra la media degli smartphone su questa fascia di prezzo. Lato software è presente invece Android 10 con interfaccia MIUI 11, ottimizzata per funzionare al meglio su dispositivi di fascia medio-bassa. Nonostante il prezzo inferiore ai 190€, lo smartphone offre tutta la connettività di base, come Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 5.0, NFC e GPS.

Design e materiali

Parlando dell’aspetto estetico, Xiaomi ha voluto differenziare sensibilmente il design rispetto al modello precedente. Se prima infatti avevamo un notch a goccia sul display, ora troviamo un più discreto foro, che nasconde la fotocamera frontale in alto a sinistra. Anche le fotocamere posteriori sono disposte diversamente, racchiuse in un quadrato che sporge leggermente fuori la scocca. Viene poi presentato un quadrante rettangolare di colore nero che, oltre alle fotocamere, include anche il sensore di impronte digitali.

Redmi Note 9 è realizzato usando una scocca in plastica con rifiniture in metallo. Per quanto i materiali siano abbastanza cheap, la sensazione al tatto è abbastanza buona, seppur alla lunga lo smartphone tenda a scivolare di mano obbligando ad utilizzare una qualsiasi cover in silicone che possa dare maggiore grip. Il design è stato inoltre progettato per l’utilizzo ad una mano, che avviene in maniera molto sempre e senza troppe difficoltà. Gli unici pulsanti fisici presenti sono posizionati sul lato destro e corrispondono ai bilanciamenti per il volume e il tasto di accensione/spegnimento.

Audio, foto e video

Passiamo ora alla prova sul campo della fotocamera, dove però abbiamo riscontrato diverse pecche nei risultati ottenuti. Innanzitutto abbiamo principalmente sfruttato la modalità a 48MP per verificare che la fotocamera principale svolgesse bene il suo lavoro. Effettivamente in condizioni di piena luminosità è possibile scattare delle buone foto, spesso anche molto dettagliate e con una resa dei colori convincente. Anche le macro sembrano fare un lavoro più che buono. Il problema più grande, che affligge però anche tanti smartphone persino più costosi, sono le foto in condizioni di poca luce, dove si nota un forte rumore di fondo che va a snaturare l’intera immagine. Diciamo quindi che la fotocamera ci ha convinto al 70%.

Buoni invece i filmati in 4K, che offrono una resa sopra la media e una qualità molto vicina ad un 4K effettivo. Mancando però di una stabilizzazione interna, è possibile notare dei tremolii nel caso l’inquadratura fosse particolarmente mossa.

L’audio è solamente mono e non stereo, ma comunque garantisce una buona resa nelle chiamate, sia in uscita che in entrata.

Prestazioni e gaming

Concludiamo parlando delle prestazioni generali, in particolare del gaming. Chiariamo subito che il Redmi Note 9 non è uno smartphone specifico nel gaming né tantomeno vuole esserlo, vista la fascia di prezzo a cui appartiene. Però ci teniamo a dire che si comporta più che bene con quei giochi che includono parecchi dettagli a schermo e richiedono molta velocità di movimento ed elaborazione. Pur nonostante il dispositivo arranchi molto in certi frangenti, è sicuramente un buon prodotto per quei titoli non eccessivamente pesanti e che fungono da passatempo durante le giornate.

Per quanto riguarda il software, come al solito Xiaomi ha svolto un eccellente lavoro con la sua interfaccia MIUI, che con la versione 11 va ulteriormente ad ottimizzare l’esperienza utente rendendola ancora più fluida e veloce anche per quei device con un hardware non proprio al top. Aiuta molto anche la batteria da 5020mAh, che permette di raggiungere anche due giorni pieni di durata, con un utilizzo medio.