Recensione Chernobyl, il racconto di una tragedia mondiale

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 17 Lug 2019 ALLE 12:00 - AGGIORNATO IL 19 Agosto 2019 ALLE 14:11

Chernobyl è una miniserie di 5 puntate prodotta da HBO, che racconta le vicende che hanno portato al noto disastro nucleare e le conseguenze che ne sono scaturite.

L’8 Luglio è andato in onda su Sky Atlantic l’ultimo episodio della serie, doppiato in italiano. In America la serie è già conclusa da un pezzo, ma ancora oggi se ne parla animatamente in maniera positiva, per via dell’accuratezza storica molto vicina agli eventi reali e del fatto che neanche per un secondo sembra di trovarsi di fronte ad una serie televisiva, seppur vengono narrati fatti accaduti realmente. Ma analizziamo a fondo ogni singolo episodio per capire cosa rende Chernobyl una di quelle serie da vedere assolutamente.

Episodio 1: il tragico incidente

26 Aprile 1986. E’ esattamente l’1:23 e 45 secondi. Sembra una giornata come tante altre nella città di Chernobyl, nel cuore dell’Ucraina. Quando all’improvviso un boato fortissimo si espande dalle abitazioni più vicine sino a quelle più in lontananza. Il vigile del fuoco Vasily Ignatenko, marito di Lyudmilla Ignatenko, si reca sul posto dell’esplosione per cercare di estinguere al più presto le fiamme. Il boato è stato causato dalla centrale nucleare di Chernobyl, dove il nocciolo del reattore 4 è completamente esploso, diffondendo nell’aria una quantità di radiazioni inimmaginabile.

chernobyl vasily ignatenko

Durante il tentativo di domare l’incendio causato dall’esplosione, Vasily nota sul terreno uno strano materiale, che inizia ad avere degli effetti tragici sul corpo delle persone, come se venissero consumati. Si tratta infatti di grafite, materiale di cui era rivestito il nocciolo del reattore 4. Nel frattempo all’interno della centrale, l’assistente capo ingegnere Anatolij Djatlov, il capo ingegnere Nikolai Fomin e il supervisore Aleksandr Akimov cercano disperatamente di porre rimedio all’esplosione, cercando di ristabilizzare la potenza del reattore, anche se ormai è troppo tardi. Le radiazioni iniziano ad espandersi a macchia d’olio per interi chilometri, colpendo anche tutti gli abitanti che, inconsciamente, sono rimasti per le strade ad osservare questo fenomeno insolito.

chernobyl centrale

Viene quindi informato Valerij Alekseevič Legasov, Vicedirettore dell’istituto dell’energia atomica Kurchatov ed esperto di chimica nucleare, affinché possa dare una spiegazione all’esplosione di un reattore che non sarebbe dovuto esplodere per nessun motivo.

Commento dell’episodio

In questo primo episodio veniamo subito catapultati nel disastro nucleare, senza inutili convenevoli. HBO propone una regia veramente incredibile, mettendo in risalto il dramma non solo delle prime vittime ma anche di coloro che cercano disperatamente di porre rimedio ad uno dei disastri nucleari più significativi della storia.

Seppur alcuni dettagli non vengano mostrati per ovvi motivi, ogni elemento viene realizzato con estrema precisione, a cominciare dalla centrale nucleare. E’ stata utilizzata infatti la centrale di Ignalina come set per le riprese interne ed esterne dell’edificio, per via della sua enorme somiglianza con quella di Chernobyl.

Episodio 2: gli effetti delle radiazioni

La centrale è ormai esplosa del tutto e le radiazioni iniziano già a sortire i primi effetti sulla popolazione ucraina. La scienziata Ulana Khomyuk, membro dell’istituto per l’energia nucleare dell’Accademia di scienze della Bielorussia SSR, percepisce qualcosa che non va nei livelli di radiazioni nell’aria e decide così di chiamare direttamente a Chernobyl per cercare di capire cosa è successo. La telefonata è preoccupante poiché annuncia di dover evacuare immediatamente la città e curare i numerosi feriti coinvolti, tra cui Vasily Ignatenko.

Subito dopo viene mostrato uno degli ospedali di Chernobyl, mettendo in evidenza in maniera dettagliata come un disastro del genere abbia avuto effetti catastrofici sulla gente, che mostra sulla propria pelle i segni del disastro. Persone irriconoscibili, deformati dalle radiazioni, ora si ritrovano in isolamento, con la speranza che le condizioni migliorino.

chernobyl riunione

Viene indetta una riunione straordinaria insieme a Boris Shcherbina, Vicepresidente del consiglio dei ministeri e capo dell’ufficio per il combustibile e l’energia, a cui partecipano anche Legasov e Khomyuk, che avranno un ruolo senz’altro fondamentale nella vicenda per capire cosa sia effettivamente accaduto.

Inizialmente si decide di gettare sabbia e boro all’interno del reattore per cercare di ridurre la fusione del nocciolo, ma i mezzi utilizzati per questa missione si rivelano poco adatti non appena la distanza con la zona contaminata si fa sempre più vicina.

chernobyl reattore

Successivamente quindi si tenta un’altra strada, inviando tre volontari nel seminterrato del reattore al fine di drenare l’acqua, per evitare che l’eccessivo calore del reattore possa provocare un ulteriore esplosione, contaminando l’acqua delle sorgenti potabili vicine.

chernobyl volontari

Commento all’episodio

Qui si iniziano a notare le complicazioni politiche dovute al disastro di Chernobyl. Trovare una soluzione rapida per ridurre al minimo i rischi di contaminazione inizia a farsi sempre più difficile ogni ora che passa. La popolazione viene fatta evacuare rapidamente dalle proprie case, i feriti vengono urgentemente curati il più possibile mentre i politici si riuniscono sul da farsi.

E’ evidente come la situazione inizia a farsi davvero drammatica, in un evento che non ha precedenti.

Episodio 3: i minatori di Tula

La missione di drenaggio è avvenuta con successo, però è sorto un’ulteriore problema. Infatti la fusione del nocciolo sembra non si sia arrestata e rischia di contaminare l’acqua. Per questo Shcherbina e Legasov convincono Gorbaciov a reclutare dei minatori di Tula, comandati da Glukhov, affinché riescano ad installare uno scambiatore di calore appena sotto l’impianto, così da ridurre la temperatura del reattore.

chernobyl minatori

Nel frattempo Vasily perde la vita, sotto gli occhi della moglie. In ospedale Khomyuk conosce Lyudmilla, che minaccia di riferire della gravidanza della donna al comitato. Per questo viene arrestata dal KGB, ma subito rilasciata su richiesta di Legasov poiché indispensabile alle indagini sull’incidente.

L’episodio si conclude con la commemorazione di alcuni dei morti del disastro, che vengono sepolti e avvolti nel cemento.

chernobyl morti cemento

Commento all’episodio

Questo terzo episodio ha sicuramente un grande impatto sullo spettatore. La scena in cui Lyudmilla si ritrova davanti al corpo del marito ormai irriconoscibile suscita tristezza, specialmente dopo aver scoperto che è incinta. Vedere la vita di un uomo, che ha fatto di tutto per cercare di porre fine alla tragedia, stroncata in questo modo fa capire realmente quando il disastro di Chernobyl non solo sia stato terribile ma quanto le conseguenze siano state più che fatali.

Alla fine vedere i vari corpi che vengono sotterrati nel cemento fa quasi sollievo poiché pone fine alle sofferenze di svariate persone che, fino a quel momento, lottavano tra la vita e la morte con atroci sofferenze.

Episodio 4: inizio della decontaminazione

La contaminazione delle zone più a rischio va avanti senza sosta. Rimane solamente un problema, ossia l’area nei pressi del reattore 4, i cui livelli di radiazioni sono abbondantemente fuori scala. Dato che qualsiasi persona sarebbe pesantemente a rischio nella zona diretta, si opta per eliminare la grafite sul tetto della centrale, sfruttando appositi robot progettati dall’esercito Russo. Purtroppo il tentativo non va a buon fine, con le radiazioni che causano il malfunzionamento del robot in pochissimi secondi.

A questo punto non resta altro da fare che sfruttare ben 3.828 liquidatori che, con un limite di circa 90 secondi, devono cercare di smaltire quanta più grafite possibile dal tetto, gettandola direttamente nel nocciolo del reattore.

chernobyl liquidatori

Nel frattempo Khomyuk scopre interessanti novità nell’archivio di Mosca. Shcherbina e Legasov informano Khomyuk che devono testimoniare come esperti nel processo contro Dyatlov, Bryukhanov e Fomin, accusati di non aver rispettato determinate direttive durante il test effettuato alla centrale nucleare.

Episodio 5: il prezzo delle bugie

Il momento della verità è arrivato. Scherbina, Legasov e Khomyuk vengono processati a Chernobyl per spiegare come sono andate effettivamente le cose. Ciò che si scopre è che, a causa di un ritardo di dieci ore nel test di sicurezza, il reattore ha subito un picco di potenza. A questo punto Dyatlov ha deciso di spegnere definitivamente il reattore ma a causa di un difetto di progettazione, il reattore ha subito un aumento di potenza pari a 10 volte, prima di esplodere definitivamente.

A causa di una sua precedente falsa testimonianza a Vienna, Legasov viene detenuto dal KGB e non riceverà alcun merito per il suo contributo.

L’episodio termine con alcune immagini reali del disastro e alcune informazioni in sovra impressione che spiegano come sia la situazione al giorno d’oggi.

Commento all’episodio

In questo ultimo episodio tutti i nodi vengono al pettine, seppur a caro prezzo. Per colpa di una bugia, infatti, Legasov perde il suo lavoro, motivo per cui poi decide di suicidarsi.

Molto toccanti le immagini finali, prese direttamente dalla realtà e che mostrano con un’altra ottica quello che è successo. Seppur questa serie abbia rappresentato in maniera impeccabile quello che è stato il disastro nucleare, vedere direttamente i filmati storici dell’epica fa venire i brividi ma anche pensare a come sarebbe potuta cambiare completamente la vita di centinaia di migliaia di persone se non fosse stata per una bugia nascosta.

Verdetto finale

Chernobyl è senza dubbio una delle migliori rappresentazioni televisive del disastro nucleare che a distanza di oltre 30 anni ancora non conosce fine. Infatti attualmente le zone di Chernobyl e Prypjat risultano ancora inagibili, con aree ad altissimo rischio di contaminazione, come ad esempio il luogo dove furono gettati tutti gli indumenti e le divise dei pompieri che inizialmente spensero l’incendio. Nonostante questo però è possibile ad oggi visitare il luogo del disastro, ora accuratamente protetto tramite una delle strutture ingegneristiche più sensazionali di sempre. Grazie ad una guida, si possono anche visitare gli edifici nei pressi della centrale che sono stati evacuati, come ad esempio scuole, ospedali o abitazioni, in cui è possibile rinvenire ancora diversi oggetti lasciati incustoditi nell’evacuazione, tra cui libri scolastici, maschere anti-radiazioni o giocattoli.

Il disastro di Chernobyl ha rappresentato un vero dramma non solo per la popolazione Ucraina ma per il mondo intero, scosso dalla morte di migliaia di abitanti. Ancora oggi è possibile scorgere la desolazione e il silenzio tra le strade di Prypjat e Chernobyl, come se il tempo si fosse completamente fermato e la vita fosse sparita del tutto. I pochi sopravvissuti che ancora oggi possono raccontare del disastro ricordano perfettamente quel giorno, come se la loro anima fosse ancora immersa in quel cumulo di grafite e cenere.

La serie deve il suo successo grazie anche ad un cast stellare, una regia incredibile e ad un audio che fa pensare veramente di essere noi stessi vittime del disastro. Aver deciso di realizzare solamente 5 episodi da circa un’ora ciascuno ha permesso di concentrare tutto l’essenziale, senza magari approfondire tematiche superflue o diluire la storia fino quasi a snaturarla.

Consigliamo la visione di Chernobyl non solo come approfondimento di questo evento storico ma anche per cercare di immedesimarsi in una di quelle persone che, con tutte le forse, ha cercato di restare in vita.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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