Lost in Space S02: una nuova avventura per la famiglia Robinson | Recensione

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 5 Feb 2020 ALLE 19:54 - AGGIORNATO IL 5 Marzo 2020 ALLE 17:45

La seconda stagione di Lost in Space è stata rilasciata da Netflix il 24 Dicembre 2019 ed è composta da 10 episodi. Dopo averla vista attentamente e metabolizzata a sufficienza, siamo pronti per potervene parlare.

Il nostro primo approccio con la serie Lost in Space non è stato tutto rose e fiori. Dopo aver visto la prima stagione, ci aspettavamo ovviamente che ci sarebbe stato un seguito però ci ha lasciato ben poco di quanto ci aspettassimo. Per quanto l’idea iniziale sia comunque buona, inizialmente la realizzazione non è stata delle migliori, grazie ad una caratterizzazione dei personaggi piuttosto scarna e una narrazione molto spoglia. Ci viene presentata la famiglia Robinson in maniera molto approssimativa, senza capire effettivamente la psicologia dietro ogni membro della famiglia. La prima stagione è incentrata principalmente sul rapporto tra Will Robinson e il robot, che man mano si fa sempre più solido, diventando quasi parte della famiglia. Una connessione che insisterà fortemente anche nella seconda stagione.

Se però la prima stagione pecca sotto diversi aspetti, la seconda riesce in qualche modo a risollevare una storia che sembrava destinata al baratro.

Alla ricerca del robot

Gli eventi della seconda stagione sono ambientati 7 mesi dopo quelli della prima. La famiglia Robinson continua ad essere intrappolata su un pianeta sconosciuto, che presenta un’alta concentrazione di metano nell’atmosfera. In questo momento il loro unico obiettivo è quello di ristabilire un contatto con l’astronave Resolute, che avrà anche il compito di trasportare l’umanità nella nuova terra promessa, ossia Alpha Centauri. Nel frattempo però Will continua nella ricerca del robot, con cui ormai ha stretto un legame indissolubile. E’ inevitabile però che i pericoli siano sempre dietro l’angolo, specialmente in un posto ostile e sconosciuto.

lost in space 2 pianeta
LOST IN SPACE

Questa seconda stagione di Lost in Space riesce a dare una nuova linfa vitale alla serie, grazie ad una narrazione più coinvolgente, che non fa uso forzato di flashback e riesce a mantenere sempre un ritmo incalzante e quasi mai noioso. La scelta di raccontare il tutto in soli 10 episodi è stata sicuramente azzeccata, evitando quegli inutili momenti morti che in una serie fantascientifica possono risultare stantii. A rendere il tutto ancora più godibile sono sicuramente gli ottimi effetti speciali, che presentano una visione dello spazio certamente realistica. Si possono notare paesaggi mozzafiato, che mettono in mostra i diversi dettagli delle astronavi e dei pianeti che provocano nello spettatore quasi un senso di smarrimento, come se fosse catapultato anche lui in un luogo privo di qualsivoglia forma di vita umana.

lost in space 2 nave

Nuovi personaggi, stessi problemi

lost in space 2 smith

Se nella prima stagione, i problemi narrativi riguardavano solo ed esclusivamente la famiglia Robinson, in questa seconda parte vengono introdotti nuovi membri al cast. Il più importante è sicuramente Smith, che dopo aver tradito la fiducia dei Robinson cerca in tutti i modi di redimersi come meglio può, nonostante ancora la famiglia provi ancora sfiducia nei suoi confronti. Più volte tenterà di dimostrare il suo cambiamento positivo, senza però conquistare a pieno i vari membri della famiglia Robinson, specialmente Maureen. Per quanto il cast questa volta si estenda anche ad altri membri della Resolute, la loro presenza non sembra essere così essenziale.

Purtroppo uno dei difetti più evidenti della prima stagione, ossia le tematiche sociali e relazionali dei personaggi, viene nuovamente fuori con questa seconda stagione. Nonostante si riesca perlomeno a scoprire qualche dettaglio in più sulla storia dei Robinson, tutto si va a perdere negli stessi problemi, andando a toccare nuovamente le stesse tematiche su cosa fare meglio per il futuro della popolazione e le classiche morali sulla famiglia.

Se però questi problemi a livello narrativo tendono un po’ a snaturare la bellezza di Lost in Space, ci pensa un finale ben strutturato e spettacolare a gettare le basi per un ulteriore miglioramento, oltre a lasciare l’acquolina in bocca per la terza stagione. Purtroppo non mancano scelte e scene un po’ scontate che cercano di mandare avanti la storia senza un apparente motivo. Noi sinceramente abbiamo apprezzato il finale, però la serie sarebbe potuta benissimo terminare con questa seconda stagione, anche se in maniera piuttosto scialba.

Lost in Space 2 si rivela comunque una piacevole sorpresa, un prodotto che sembra essere destinato a migliorarsi ogni volta, sperando che possa raggiungere con la terza stagione l’apice della sua bellezza. Una seconda stagione molto più matura ed evoluta rispetto alla prima, che ancora presenta delle piccole crepe che speriamo vengano rimarginate con nuovi spunti ed idee interessanti.

Review Overview
Storia
Personaggi
Fotografia
Regia
SUMMARY
3.9

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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