Come scegliere il linguaggio di programmazione più adatto

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 5 Mar 2018 ALLE 19:05 - AGGIORNATO IL 7 Marzo 2018 ALLE 14:51

Con quale linguaggio di programmazione bisogna iniziare? Quale linguaggio di programmazione è più adatto per certi ambiti? Scopritelo nel nostro articolo.

La programmazione è ricca di sfaccettature. Esistono decine di linguaggi di programmazione che vengono utilizzati per svariati scopi. Ma per chi ha intenzione di iniziare a programmare a livello avanzato, quale bisogna scegliere? In questo articolo vogliamo dare risposta a questa e altre domande.

Decidere un obiettivo

Il primo passo da seguire è quello di decidere cosa si ha intenzione di programmare. A seconda dell’obiettivo è meglio scegliere un linguaggio di programmazione piuttosto che un altro. Nonostante sia fondamentale, in un’era dove la tecnologia è ormai parte della nostra quotidianità, possedere una conoscenza basilare dell’intera branchia della programmazione, è parecchio impegnativo imparare tutti i segreti di ogni singolo linguaggio di programmazione. Per questo bisogna concentrarsi assiduamente su 2-3 linguaggi che possano coprire una fetta di mercato ben marcata. Di seguito vi riportiamo la lista dei linguaggi di programmazione più utilizzati attualmente, specificando l’area di competenza più appropriata:

  1. C++: il linguaggio C++ è uno tra i più conosciuti al mondo. E’ un linguaggio orientato agli oggetti e venne sviluppato negli anni ’80 come evoluzione del linguaggio C. Oggi viene impiegato specialmente per lo sviluppo di applicazioni Windows, videogiochi e app per mobile. Non a caso svariati motori grafici, come CryEngine 3 o Unreal Engine 4, si basano proprio su questo linguaggio di programmazione.
  2. Java: Java è un altro di quei linguaggi che ha fatto la storia della programmazione informatica. E’ uno dei linguaggi più antichi e tutt’ora viene ancora utilizzato per applicazioni web e mobile. Android Studio è uno dei software più importanti che si basa su questo linguaggio per la realizzazione di app per smartphone, attraverso l’ausilio di un’interfaccia grafica e simulativa.
  3. JavaScript: viene spesso confuso con il Java, ma in realtà sono due linguaggi completamente differenti. Il Javascript, affiancato ai linguaggi HTML e CSS, permette di realizzare degli script lato client per le pagine web. Ad esempio le unità pubblicitarie di AdSense sono proprio degli script realizzati in JavaScript. In pratica si possono creare degli elementi che permettono di abilitare la registrazione ad un sito, fare un sistema di autocompletamento o strumenti utili che possono modificarsi con il tempo.
  4. SQL: per chi ha intenzione di diventare sviluppatore web, il linguaggio SQL è il miglior punto di partenza. Viene utilizzato principalmente per realizzare, modificare e gestire database di qualsiasi genere. Anche WordPress utilizza un linguaggio SQL per la gestione del database dei contenuti che vengono pubblicati.
  5. Python: un linguaggio di programmazione altrettanto conosciuto ma utilizzato sempre di meno. Uno degli ambiti di interesse è la sicurezza informatica e l’ethical hacking. E’ un linguaggio di script proprio come Javascript, con la differenza che è molto più versatile e compatibile con altri linguaggi. Spesso si sente parlare di Python anche in relazione al rilascio di programmi di hacking o di reverse engineering.
  6. Objective C: linguaggio di programmazione esclusivamente usato per applicazioni per iPhone e MacOS.
  7. Assembly: questo è un linguaggio piuttosto particolare e complesso. Viene utilizzato soprattutto per lo sviluppo di sistemi operativi e converte il linguaggio macchina in un linguaggio che possa descrivere più chiaramente il funzionamento di un determinato programma. La particolarità è che un codice Assembly presenta delle istruzioni che sono una via di mezzo tra il linguaggio macchina e un linguaggio tradizionale, diventando di difficile interpretazione. Inoltre un utente esterno non può intuire il funzionamento del programma semplicemente osservando il corrispettivo codice in Assembly, data la mancanza di qualsiasi riferimento. Proprio per questo il linguaggio Assembly è stato sempre più accantonato nel corso degli anni, complice anche l’arrivo di veri e propri linguaggi di programmazione, in grado di tradurre più chiaramente le istruzioni di un programma.

Dopo avervi dato una breve introduzione ai linguaggi di programmazione più usati, dovete solo decidere su cosa volervi applicare e scegliere il linguaggio di programmazione che più si adatta alle vostre esigenze.

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Verificare le proprie competenze

Altro fattore da considerare è la propria competenza in materia di programmazione. Se siete alle primissime armi con la stesura e compilazione di un codice, vi conviene iniziare da linguaggi un pò alla portata di tutti, come il C++ o il Java, in maniera da prendere confidenza con la compilazione. Trovare un punto di partenza nella programmazione non è un compito facile, dati i tantissimi linguaggi tra cui scegliere e i moltissimi ambiti su cui poter lavorare. Quindi intanto si deve fare un resoconto delle proprie competenze e capire quale strada vogliate percorrere.

Se invece avete già delle ottime basi di programmazione, non c’è nessun motivo per cui dobbiate iniziare ad imparare un nuovo linguaggio di programmazione. Concentratevi su quei pochi che avete già imparato, scoprendo magari trucchi più avanzati, ampliando ulteriormente le vostre conoscenze in merito. Meglio avere poche conoscenze ma approfondite piuttosto che avere un’idea generale di ogni linguaggio. D’altronde la programmazione richiede parecchia esperienza sul campo e tanto lavoro da svolgere. Dovete mettervi davanti al vostro PC ed iniziare a scrivere codice manualmente per capire il funzionamento di un linguaggio. La cosa migliore sarebbe scrivere i programmi direttamente con carta e penna, per abituarvi alla sintassi ed evitare di fare errori banali che potrebbero dare un esito negativo al vostro programma.

Scegliere un linguaggio versatile

Di linguaggi di programmazione ne esistono tanti. Alcuni di essi sono praticamente sconosciuti ai più. Altri sono diventati oramai obsoleti mentre altri sono fondamentali per un programmatore che si rispetti. Fate delle ricerche in rete per capire se il linguaggio di programmazione che volete iniziare a studiare sia attualmente utilizzato in diversi ambiti o se sia destinato a cadere nell’oblio in pochi anni.

Riportando nuovamente l’esempio dell’Assembly, ad oggi è inutile imparare a programmare su questo genere di linguaggio, per via della sua complessità e della presenza di ulteriori linguaggi molto più intuitivi che permettono di svolgere le medesime funzioni. Dunque evitare di imparare un linguaggio di programmazione obsoleto. Cercate di trovare un linguaggio che possa coprire diverse aree dell’informatica ma che comunque si avvicini ai vostri reali interessi. Per esempio C++/Java sono un’accoppiata vincente poichè condividono molte delle sintassi, anche se parliamo di due linguaggi completamente diversi. Un altro esempio più attinente all’argomento può essere il caso di JavaScript/HTML/CSS/PHP. Questa serie  di linguaggi permette di creare qualsiasi spazio o applicazione web di successo. Sono strettamente collegati tra loro e riescono a migliorare l’un l’altro. Iniziando ad imparare uno di questi poterà poi ad imparare di conseguenza anche gli altri.

E voi con quale linguaggio vorreste cimentarvi?

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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