Bitcache, il sistema di condivisione a pagamento di Kim Dotcom

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 5 Set 2017 ALLE 11:11 - AGGIORNATO IL 16 Aprile 2022 ALLE 15:44

Bitcache è un sistema di condivisone a pagamento dei file creato da Kim Dotcom, autore dell’ormai defunto Megaupload e del più recente Mega. E’ ancora in fase beta, ma noi abbiamo avuto modo di testarlo e capirne le potenzialità.

Come funziona Bitcache

Schermata principale di K!M

Il nuovo sistema elaborato da Kim Dotcom, denominato K!M, permette di condividere qualsiasi tipo di file, che sia un file audio o un documento, aggiungendo una somma in denaro per effettuare il download. In questo modo il file verrà cifrato e sarà possibile accedervi solo dopo aver pagato la somma stabilità. Attualmente il servizio è disponibile solo per alcuni selezionati, ma potete provare a farne richiesta qui. La schermata principale è semplice e minimale e richiama molto l’interfaccia di Mega. Una volta cliccato su Upload File e selezionato il file da condividere, entreremo nella schermata per il pagamento.

Scelta della somma in Bitcache

Come potete vedere, è possibile impostare la cifra che l’utente deve pagare per sbloccare il download del file. Attualmente supporta solamente la valuta USD, ma successivamente verrà introdotto anche l’euro. Il pagamento verrà poi tradotto in Bitcoin e trasferito sul nostro wallet (portafoglio) virtuale. Al momento ancora non è possibile riscattare il denaro presente nel portafoglio e non si sa in che modo verrà gestita questa operazione. Inoltre non è presente un qualche profilo utente che mostri l’elenco dei file condivisi e delle microtransazioni effettuate.
Però è possibile condividere i file sul proprio sito web tramite widget con apposito codice HTML. In questo modo è possibile raggiungere più pubblico possibile. Questa funzionalità è molto utile per chi magari vuole condividere un proprio libro o fumetto in formato PDF in modo veloce ed immediato.
Se si vuole, si può pubblicare il file anche sui più comuni siti di file hosting.
D’altronde la condivisione di file a pagamento non è una novità. Basti pensare agli ebook.
La novità risiede nel sistema di pagamento, che non richiede l’inserimento di dati personali per la creazione del portafoglio.

Il rilascio definitivo del servizio avverrà verso metà 2018.

Bitcache: via libera alla pirateria?

C’è chi pensa che questo servizio possa stimolare ulteriormente la pirateria. In effetti un sito di condivisione simile può far gola ai molti pirati che condividono serie TV e film, che vedrebbero incrementati i loro guadagni per via dei ricavi per ogni singolo download. Però Kim Dotcom è intervenuto a riguardo, affermando che sarà possibile per le major intercettare eventuali violazioni di copyright e bloccare la condivisione.
D’altronde un sistema di questo genere ha sempre una percentuale di rischio.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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