I migliori plugin di WordPress

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 30 Ott 2017 ALLE 09:00 - AGGIORNATO IL 2 Ottobre 2019 ALLE 12:49

Nelle scorse settimane abbiamo affrontato alcune guide WordPress di base, dalla creazione di un sito web alla configurazione iniziale della piattaforma, fino ad arrivare alla stesura del primo articolo. Oggi però vogliamo parlare di un argomento a parte, diciamo una piccola appendice, ossia i migliori plugin di WordPress

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WordPress è una piattaforma web molto utilizzata da chi gestisce un sito web. Vista la sua interfaccia intuitiva e semplice da utilizzare, permette in poco tempo di iniziare subito a pubblicare i propri contenuti. I plugin sono uno degli strumenti che permette di migliorare WordPress con funzionalità non presenti di defalt, arricchendo la già ottima piattaforma. Basti pensare agli strumenti SEO, alle newsletter e a tutti quegli elementi che si notano spesso nei siti web e che vengono creati attraverso l’uso di plugin. Oggi vedremo quelli che non possono sicuramente mancare nel nostro elenco perchè estremamente utili.

Yoast SEO

Yoast SEO è sicuramente uno dei migliori plugin di WordPress che permette di ottimizzare al meglio la SEO. Già in una guida di WordPress dedicata avevamo affrontato questo argomento, spiegando i fattori determinanti per una SEO efficiente. Attraverso questo plugin è possibile mettere in pratica tutti i nostri consigli, impostando al meglio la struttura non solo del sito stesso ma anche dei nostri articoli e di come appaiono nei risultati di ricerca di Google. Vediamo quindi alcune impostazioni chiave di Yoast SEO.

Come configurare Yoast SEO

Per chi si approccia per la prima volta nella pratica SEO, alcune terminologie possono risultare poco intuitive. Però in questo breve paragrafo cercheremo di concentrare al meglio le nozioni più importanti, spiegando il tutto nella maniera più chiama possibile.
Una volta installato Yoast SEO, vedremo comparire la voce SEO nel menù laterale di WordPress. Passando sopra con il mouse comparirà un piccolo menù a tendina con diverse voci:

  • Bacheca: qui è possibile impostare le opzioni generali del plugin, come il collegamento con la Google Search Console oppure la visualizzazione di strumenti per migliorare la leggibilità del testo.
  • Titoli & Metadati: questa è sicuramente la sezione più importante perchè permette di impostare la visualizzazione degli articoli e delle pagine nei motori di ricerca. In Generale potete impostare un simbolo che separi il titolo dell’articolo dal nome del sito. Abbiamo poi Homepage,
    dove si può scegliere la descrizione della home del vostro sito web e il titolo, attraverso l’utilizzo di variabili specifiche che vengono spiegate semplicemente sul sito ufficiale di Yoast SEO.
    Quelle che vanno ricordate maggiormente quando si scrivono gli articoli sono:
    1. %%title%%: inserisce il titolo del post in quello dell’articolo.
    2. %%sitename%%: inserisce il nome del sito nel titolo dell’URL dell’articolo.
    3. %%category%%: inserisce il nome della categoria nel titolo dell’URL dell’articolo o della pagina.

    Andando avanti troviamo Tipi articolo. In questa sezione possiamo decidere se indicizzare o meno gli articoli, le pagine e i media oppure scegliere se visualizzare l’anteprima di ciò che si vedrà tra i risultati di ricerca (snippet), attraverso la Yoast SEO Meta Box, ossia una sorta di finestra che mostra quanto il vostro articolo sia efficiente a livello SEO. Il nostro consiglio è quello di abilitare tutte le voci sia per gli articoli che per le pagine.
    Continuando ci sono le Tassonomie, che in pratica consistono nelle medesime impostazioni precedenti applicate questa volta ai tag e alle categorie. Bisogna aprire una parentesi su questo argomento. Indicizzare i tag può essere una buona cosa poichè da accesso a diversi contenuti rispetto alla singola pagina specifica. Però bisogna fare attenzione al fatto che anche le categorie svolgono lo stesso lavoro. Per cui bisogna fare attenzione che i tag e le categorie non puntino ai medesimi articoli, altrimenti il sito verrà penalizzato.
    Il nostro consiglio è quello di non indicizzare i tag, ma solo le categorie, se non siete sicuri che non ci siano contenuti duplicati.
    Per farlo, accedete a questo link ed aggiungete la stringa Disallow: /tag/ nello spazio riservato al file robots.txt.
    Concludendo c’è la sezione Archivi, in cui solitamente non si attiva mai nulla a meno che non abbiate un sito in cui avete bisogno di catalogare i vostri contenuti.

  • Social: permette di configurare i vostri account social, ove disponibili, e di moficare le anteprime dei link pubblicati su Facebook o Twitter.
  • Sitemap XML: la sitemap è un file XML che racchiude l’elenco di tutte le pagine, gli articoli, le categorie e i tag che vengono indicizzati nei motori di ricerca. Questo file è utile specialmente per la Google Search Console, in quanto ad ogni nuovo contenuto pubblicato viene aggiornata automaticamente la sitemap e di conseguenza aumenta il numero di contenuti indicizzati del vostro sito web. Tramite Yoast SEO è possibile creare una sitemap proprietaria, oppure utilizzare il plugin ufficiale di Google Sitemap.

Per quanto riguarda le altre impostazioni, si possono lasciare invariate. E’possibile anche acquistare una versione Premium, che aggiunge funzionalità come le keyword multiple o i redirect delle pagine non più attive.

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W3 Total Cache

W3 Total Cache è tra i migliori plugin di WordPress per l’ottimizzazione del codice CSS/HTML e JavaScript per migliorare la velocità di caricamento dei siti web. Con il termine cache, infatti, viene indicata una memoria temporanea che immagazzina dei dati affinchè possano essere recuperati successivamente in minor tempo. Nel caso di pagine web, questo strumento è essenziale per ridurre il caricamento delle pagine principali o quelle che contengono molti elementi (immagini, script ecc.). Ovviamente è necessario possedere anche un hosting web affidabile e sicuro affinchè la velocità sia ancora più bassa. Infatti l’hosting web è la base da cui partire per creare un proprio sito web. Però già agire direttamente sul codice del vostro tema aiuterà a guadagnare qualche secondo utile a non perdere un possibile visitatore.

Configurare correttamente W3 Total Cache non è così semplice come può sembrare e la configurazione può variare a seconda di diversi fattori, come conflitti con altri plugin o l’utilizzo di ulteriori plugin di ottimizzazione. Ovviamente sconsigliamo l’installazione di W3 Total Cache se già possedete un plugin simile. Noi ci limiteremo a darvi la configurazione che finora si è dimostrata più efficace nel nostro caso. Al termine della configurazione, verificate tramite la pagina PageSpeed Insights di Google se ci sono stati miglioramenti sulla velocità.

Come configurare W3 Total Cache

La nostra breve guida per la configurazione di W3 Total Cache vale in qualunque caso. Unica premura da avere è quella di controllare che non siano installati plugin simili, altrimenti alcune funzionalità potrebbero entrare in conflitto con altre e generare l’effetto contrario. Iniziamo a vedere le varie opzioni presenti, suddividendole per aree:

  • General Settings: opzioni generali del plugin. Qui bisogna mettere la spunta su Enable agli elementi Page Cache, Minify, Database Cache, Object Cache e Browser Cache. Già dopo questa prima modifica si inizieranno a vedere dei leggeri miglioramenti di caricamento. Bisogna però prima attendere circa 20-30 secondi e ricaricare il sito tramite CTRL+F5 per aggiornare anche la cache appena creata. Vediamo ora qualche opzione nello specifico.
  • Page Cache: le opzioni da attivare sono Cache front page e Cache feeds (nel caso usiate i feed RSS).
  • Minify: sotto HTML & XML mettere la spunta su Enable, Inline CSS minification, Inline JS minification e Line break removal. Tali opzioni vanno a rendere il codice molto più compatto, riducendone la dimensione ed aumentando di conseguenza la velocità di caricamento delle pagine. Successivamente, mettere la spunta su Enable sotto la sezione JS e CSS.
  • Browser Cache: qui abilitare le opzioni Set Last-Modified header, Set expires header, Set cache control header, Set entity tag (ETag), Set W3 Total Cache header, Enable HTTP (gzip) compression. Tutto ciò va a comprimere ulteriormente il peso non solo del codice ma anche delle pagine stesse, diminuendo il caricamento dei testi e degli script. Dovete attivarle sia nella zona General che in CSS & JS.

Per quanto riguarda le altre impostazioni, potete lasciare così com’è. Ora potete testare la velocità del vostro sito per confrontare i risultati.

WP-Optimize

WP-Optimize è il miglior plugin di WordPress per l’ottimizzazione del database del sito. Come sapere, ogni qualvolta che si salva una bozza, vengono eliminati dei contenuti oppure si compiono delle azioni precise in WordPress, si accumula comunque spazio nel database. Ogni database è suddiviso in tabelle, ognuna delle quali contiene degli specifici elementi. Se non si interviene periodicamente, la dimensione può arrivare a parecchi MB, aumentando sempre di più il caricamento dell’intero sito web. E’ proprio qui che interviene WP-Optimize, con una serie di opzioni atte a diminuire anche del 20% il peso del database.
La configurazione è abbastanza banale. Basta mettere la spunta su tutte le opzioni non contrassegnate in rosso e premere su Run all selected optimizations. A destra potete notare sia la dimensione attuale del database e sia quanto riuscirete a risparmiare dopo il processo di ottimizzazione.
Attraverso la finestra Settings si può anche impostare l’ottimizzazione in maniera automatica, scegliendo se eseguirla giornalmente, settimanalmente o mensilmente.
Un plugin per WordPress semplice da utilizzare ma comunque potente nell’utilizzo.

WP Smush

WP Smush è tra i migliori plugin di WordPress che garantisce un’ottimizzazione delle immagini impeccabile. Per quanto possano sembrare un elemento secondario, le immagini sono uno degli strumenti che occupano maggiore spazio di un sito. Basti pensare che una singola immagine può arrivare a pesare anche più di 5-10MB. Dunque rendere le immagini più leggere, senza una grande perdita di qualità, aiuta a ridurre il caricamento degli articoli. Inoltre permette a chi non ha una connessione proprio brillante di poter leggere i vostri contenuti nella loro interezza.
Le impostazioni di WP Smush si trovano nel menù Media. L’unica cosa che bisogna attivare è l’opzione Automatically smush my images on upload, che andrà a ridurre automaticamente le dimensioni delle immagini non appena le caricherete sulla piattaforma WordPress. Per cui voi non dovrete fare nulla. Sarà il plugin a lavorare per voi.

Simple 301 Redirects

Sicuramente vi sarà capitato di dover modificare il permalink di un vostro vecchio articolo per via di informazioni più aggiornate. Una volta effettuata la modifica, l’indicizzazione del vecchio link rimarrà attiva, solamente che questa volta restituirà un errore 404 perchè la pagina non esiste più. Come fare per sopperire a questo problema ed evitare che un visitatore si ritrovi davanti ad un vicolo cieco? Semplice, attraverso un redirect 301.
Simple 301 Redirects permette di reindirizzare dei link vecchi o comunque non più attivi con link recenti, trasferendo non solo il posizionamento dei vecchi link sui nuovi ma anche evitando di indicizzare pagine vuote. Tramite le Impostazioni di WordPress si può accedere al plugin. A sinistra vanno inserite le pagine non più attive (senza mettere l’indirizzo del sito) mentre a destra si scrive l’URL completo del nuovo link a cui deve reindirizzare la vecchia pagina.

Broken Link Checker

Di Broken Link Checker non c’è poi così tanto da dire, anche se si tratta di un plugin di WordPress estremamente utile. In pratica permette di individuare tutti i link interni non più funzionanti o attivi. Quindi è possibile modificare l’eventuale link con uno funzionante o eliminare del tutto il collegamento ipertestuale.

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BackWPup

Effettuare un backup periodico del vostro sito è fondamentale per recuperare tutti i contenuti in caso di errori dovuti ad un aggiornamento di WordPress interrotto. Avere un file .zip contenente tutti i file di configurazione e tutte le tabelle relative ai numerosi articoli che avete scritto potrà salvarvi dal dover perdere tutto definitivamente.

BackWPup è sicuramente uno tra i migliori plugin di WordPress per questo genere di operazione. Non solo è totalmente gratuito, ma permette di effettuare un backup completo, sia del database che di WordPress stesso, cosa che solo BackWPup offre in maniera gratuita.
Per settarlo correttamente non occorre fare molte operazioni. Basterà andare sulla pagina del plugin, selezionare le opzioni per il backup e farlo partire tramite apposito pulsante. Se preferite, potete impostare un backup periodico del sito, che sarà caricato automaticamente su un servizio come DropBox oppure direttamente nell’installazione di WordPress. Uno strumento semplice ma indispensabile per chi possiede un sito già avviato da parecchi anni. Noi di TechByte lo utilizziamo costantemente e non richiede nessun intervento da parte nostra.

Se dovete successivamente ripristinare WordPress e il database da un backup effettuato tramite BackWPup, sarà necessario accedere al pannello di controllo del sito e gestire tutto da lì. Al limite potete contattare il vostro hosting per chiedere supporto.

Jetpack

Concludiamo con un plugin che molti snobbano per via del suo forte impatto sulle prestazioni del sito ma che possiede alcune funzionalità interessati e che richiederebbero l’attivazione di più plugin.
Jetpack è un plugin creato proprio da WordPress stessa che aiuta gli utenti a gestire la condivisione e il controllo delle visite sul sito. E’ possibile infatti controllare in tempo reale le visualizzazioni delle pagine, inclusi eventuali click su link esterni. Oltre a questo si possono aggiungere i pulsanti di condivisione direttamente nelle pagine articoli e la condivisione automatica degli articoli sui vari social network.
Sono piccole cose che messe insieme possono portare un traffico maggiore verso il vostro sito web. Immaginate un utente che voglia condividere con i suoi amici una guida che ha trovato particolarmente utile. Senza il pulsante di condivisione sarebbe costretto a copiare l’URL, incollarlo sui social e condividerlo. Un’operazione piuttosto dispendiosa in termini di tempo, che porterebbe il visitatore a non condividere più un vostro articolo. Attivando queste opzioni invece, tutto è gestibile direttamente da vostro sito in un solo click. Riepilogando, ecco le opzioni che bisogna attivare su Jetpack:

  1. Controlla i refusi, lo stile e la grammatica (Writing).
  2. Condividi automaticamente i tuoi articoli sui social network e Aggiungi i pulsanti per la condivisione ai tuoi articoli (Sharing)
  3. Consenti agli utenti di iscriversi ai tuoi articoli e commenti e ricevi notifiche tramite e-mail (Discussion).
  4. Mostra i contenuti correlati dopo i post (Traffic)

Tutti i plugin di cui abbiamo parlato in questo articolo possono essere scaricati ed installati direttamente da WordPress, in maniera totalmente gratuita. Alcuni di essi possono anche essere acquistati per attivare funzionalità extra. Ma anche con le versioni gratuite è possibile effettuare numerose azioni.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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