Internet of Things: come la tecnologia sta cambiando la vita

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 19 Feb 2018 ALLE 10:55 - AGGIORNATO IL 14 Febbraio 2018 ALLE 13:01

Facciamo il punto della situazione sull’Internet of Things e di come stia letteralmente cambiando la quotidianità delle nostre vite.

Che cos’è l’Internet of Things?

Internet of Things è un termine coniato nel 1999 da Kevin Ashton, durante una conferenza. Con il passare degli anni è diventato a far parte del vivere comune, associato all’idea che un qualsiasi oggetto abbia la possibilità di poter essere connesso alla rete.

Attualmente il campo dell’Internet of Things è esteso a svariati interessi, come la robotica o la domotica. Sempre più spesso si sente parlare di abitazioni smart od oggetti di uso comune trasformati in veri e propri strumenti tecnologici che possono non solo monitorare la nostra vita ma anche migliorarla. All’Internet of Things possiamo associare qualsiasi oggetto o dispositivo che abbia la capacità di poter essere connesso alla rete, come smartphone, tablet o anche un semplice elettrodomestico.

Se parliamo di Internet of Things allora si sta parlando anche di Smart City, con l’introduzione degli hotspot pubblici per potersi collegare in Wi-Fi ovunque ci trovi oppure dell’enorme progetto messo in ballo da Open Fiber e tutti gli altri operatori per poter portare la banda ultralarga in tutta Italia. L’Internet of Things ha sicuramente rivoluzionato la nostra quotidianità, entrando a farne parte senza che noi ce ne accorgessimo. Ad oggi sono miliardi i dispositivi connessi ad Internet, contando qualsiasi genere di dispositivo che sia dotato di un qualche collegamento wireless o Bluetooth.

Oramai praticamente qualsiasi cosa è connessa in rete. Come ben saprete, ogni dispositivo in grado di connettersi è dotato di un indirizzo IP unico. Attualmente viene impiegato il protocollo IPv4, che può generare fino ad un massimo di 4.3 miliardi di indirizzi. Data la crescita esponenziale dell’Internet of Things si sta pensando di usufruire dell’IPv6, già disponibile su moltissimi dispositivi.

Pregi e difetti dell’Internet of Things

La prima nota a favore dell’Internet of Things è sicuramente l’efficienza. Poter gestire qualsiasi operazione semplicemente toccando con il dito sullo schermo o utilizzando un semplice click del mouse è sicuramente un vantaggio. Questa comodità però può essere anche controproducente per tutti quegli utenti meno esperti e neofiti delle nuove tecnologie. Tale efficienza può portare a gravi problemi per la sicurezza non solo del dispositivo stesso ma anche di tutti i dati al suo interno.

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Alcuni di voi ricorderanno sicuramente la notizia relativa ad Amazon Key, il servizio che permette al corriere di entrare letteralmente dentro casa tua e recapitarti un pacco anche quando non ci sei. Il sistema è composto da una particolare serratura e un kit di videosorveglianza che può essere controllato da remoto. Purtroppo è successo che alcuni hacker siano riusciti ad aggirare questo sistema, mostrando solamente un fermo immagine dell’ingresso dell’appartamento, lasciando via libera a potenziali rapinatori. Ultimamente non si sente più parlare di questo servizio ma si è spostata l’attenzione su Amazon Go, il supermercato senza cassieri, che permette l’acquisto di un prodotto semplicemente tramite l’utilizzo di un app specifica creata da Amazon.

Amazon Go

Anche qui sono sorti dei piccoli problemi. Di seguito potete trovare un video di Linus Tech Tips che mostra come sia possibile evitare di pagare un prodotto in uno di questi negozi:

Abbiamo citato Amazon poichè è l’esempio più recente ma si potrebbero fare centinaia di esempi ben più pericolosi. Basti pensare ai tantissimi casi di attacchi DDoS, citando anche quello da 1Tbps, oppure esempi di botnet che sono riuscite a rubare milioni, se non miliardi, di dati personali di aziende semplicemente aggirando i sistemi di sicurezza delle stesse aziende, come PC, videocamere e quant’altro.

Alla fine dei conti, però, l’Internet of Things, a discapito di episodi del genere, rimane comunque l’evoluzione tecnologica più significativa degli ultimi 20-30 anni. La tecnologia diventa parte integrante della vita delle persone, uno strumento che non solo permette di migliorare la quotidianità delle azioni ma anche di avvicinare più persone possibili al mondo della tecnologia.

Il futuro dell’Internet of Things

Di tecnologie futuristiche riguardo l’Internet of Things se ne sono viste parecchie, soprattutto durante le varie fiere tecnologiche come il CES di Las Vegas.

Uno degli strumenti su cui si sta puntando maggiormente è il drone. C’è chi lo vede come un semplice giocattolo, chi come un dispositivo professionale e chi ancora come un veicolo. Si, avete proprio letto bene. Italdesign ed Airbus hanno presentato mesi fa un prototipo di automobile che si trasforma in un vero e proprio drone.

Internet of Things: Aribus

A questo tipo di progetto stanno lavorando anche tante altre aziende. Ad esempio a Dubai hanno progettato il primo drone in grado di trasportare una persona. Sfortunatamente l’autonomia è solamente di 30 minuti per il momento. Però comunque si tratta ancora di un semplice prototipo.

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Notizia delle ultime ore è quella dello SpotMini, prototipo di un cane robot realizzato da Boston Dynamics e che è già in grado di aprire le porte, riconoscendo dunque gli ostacoli presenti nelle vicinanze.

Prototipo di SpotMini

Nell’immagine potete notare il primo vero prototipo di questo robot. Esteticamente è veramente bello e ben realizzato. Vi lasciamo al video ufficiale di Boston Dynamics che mostra SpotMini all’opera:

E voi come lo vedete il futuro dell’Internet of Things? Cosa vi aspettate di vedere realizzato nei prossimi anni?

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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