Corso SEO #1: la scelta delle keyword

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 21 Set 2018 ALLE 15:00 - AGGIORNATO IL 24 Aprile 2019 ALLE 13:19

La scelta della keyword di un articolo è un passo fondamentale per sperare che venga posizionato in maniera ottimale nei risultati di Google. In questo articolo vi andremo a dare alcuni consigli utili proprio sulle keyword.

Il primo passo per avere un blog di successo è quello di scrivere contenuti di qualità. Per farlo, bisogna scegliere un argomento chiave su cui poi andare a costruire tutti il resto, non il contrario. Quando si decide di aprire un sito web, bisogna prima valutare il modo in cui il sito web viene gestito e ottimizzato per la SEO, così da avere già la base perfetta per costruire il vostro successo online.

Uno degli elementi chiave di un sito web sono le keyword. Quando ognuno di noi effettua una ricerca su Google, Bing o qualsiasi altro motore di ricerca, digita una serie di parole che dovrebbero restituire i risultati più adatti a ciò che stiamo cercando.Questa serie di parole sono le cosiddette parole chiave, keyword per l’appunto. Ci sono delle regole ben precise che bisogna rispettare per la scelta delle keyword per un determinato articolo. In questa prima guida cercheremo appunto di guidarvi verso questo primo step, per aiutarvi a posizionare i vostri articoli nel migliore dei modi.

Short tail e long tail keyword

Il primo aspetto su cui bisogna soffermarsi è il seguente. Durante una ricerca, noi possiamo digitare o una singola parola o direttamente una frase. Nel primo caso si parla di short tail keyword e si tratta di parole chiave con un ampia copertura ma con cui difficilmente troveremo ciò che cerchiamo nei primi risultati, mentre nel secondo caso si tratta di long tail keyword, dalla copertura più bassa ma sicuramente più mirate a ciò che desideriamo cercare. Facendo qualche esempio pratico, se vogliamo cercare il processore migliore in commercio non andremo mai a digitare nella ricerca la parola “processore” poichè andrebbe a coprire anche risultati che ci interessano, come la definizione della parola o la pagina Wikipedia riferita ad essa. Piuttosto è più utile cercare frasi come “miglior processore 2018” o “miglior processore Intel”.

C’è da fare inoltre un ulteriore appunto riguardo le long tail keyword. Se voi ci fate caso, quando digitate una ricerca costituita da una frase più o meno specifica, omettete sempre quelle parole che solitamente non sono utili ai fini del risultato, come gli articoli, le preposizioni o le congiunzioni. Ad esempio se vogliamo cercare una guida su come creare un sito web, non andremo mai a digitare “come creare un sito web” ma semplicemente “come creare sito web” oppure, ancor più semplicemente, “creare sito web”. Ovviamente a queste parole chiave se ne potrebbero aggiungere altre se bisogna cercare qualcosa di più specifico, come la creazione di un sito web con uno specifico hosting. Quelle piccole parole che spesso si omettono durante una ricerca online vengono definite stopwords, ovvero quelle parole che il motore di ricerca reputa poco rilevanti perchè vengono impiegate molto spesso all’interno delle frasi. Basti pensare a quante volte usiamo articoli, congiunzioni e preposizioni per esprimere un concetto.

L’algoritmo di Google, per quanto nessuno sappia come funziona, non tiene molto in considerazione tali parole, ottimizzando principalmente i risultati che seguono keyword in cui non sono presenti delle stopwords. Ovviamente ci sono sempre le eccezioni, specialmente se il contenuto è ben ricco di informazioni ed è ben collegato con il resto del sito. Proprio per questo è importante non solo scegliere la keyword corretta ma anche costruirci attorno un contenuto solido e che possa essere costantemente aggiornato con nuove informazioni.

Ovviamente per gli utenti che effettuano una ricerca, la scelta tra short tail e long tail keyword può essere irrilevante, anche perchè prima o poi si riesce a trovare ciò che si cerca. Il problema diventa importante quando si parla di coloro i quali i contenuti li creano e che quindi hanno bisogno della keyword giusta per far sì che gli utenti trovino il loro articolo tra i primi risultati e che siano quindi incuriositi a cliccare e a leggerne il contenuto.

Quale scegliere tra short tail e long tail?

Dipende. Se il vostro articolo è piuttosto generico potete anche sfruttare solamente le short tail keyword, optando per quelle parole chiave che facciano subito capire l’argomento di cui si parla. Se invece l’articolo riguarda un argomento in particolare, l’idea migliore è quella di scegliere quelle parole chiave che un utente dovrebbe utilizzare per arrivare al vostro articolo. Unendo delle parole chiave efficaci ad un articolo ben scritto e strutturato, riuscirete senz’altro ad indicizzare i contenuti nel migliore dei modi.

Facciamo un esempio per capirci. Se il vostro articolo parla in generale di come funziona un hosting web, è inutile collegare l’articolo a parole chiave specifiche come “migliori hosting web” o “hosting web wordpress” perché se gli utenti utilizzano queste parole chiave probabilmente non stanno cercando il vostro contenuto. Dunque meglio mantenersi sul generale. Diverso è invece il caso in cui l’articolo vada più nello specifico, come ad esempio gli hosting web più economici o quelli migliori per WordPress. In questo secondo caso le parole chiave menzionate poco fa potrebbero già funzionare di più perchè meglio collegate all’articolo.

Strumenti per l’analisi delle keyword

In alcuni casi la scelta delle keyword può essere immediata, specialmente se si tratta di un argomento piuttosto di nicchia e ben specifico. In altri casi, invece, può essere necessario effettuare un’analisi delle parole chiave più cercate sul web, attraverso strumenti appositamente creati per questo scopo. Il più importante è sicuramente Google Ads Keyword Planner, integrato nell’account Google Ads per creare campagne pubblicitarie. L’utilizzo è veramente semplice. Per accedere a questo strumento dovrete innanzitutto avere un account Google Ads. Successivamente andare su Strumenti>Strumento di pianificazione delle parole chiave. A questo punto inserite la parola chiave che avete intenzione di utilizzare per il vostro articolo e verificate quanto sia effettivamente ricercata nei motori ricerca, analizzando anche la competizione su quello specifico argomento. Nel nostro caso abbiamo eseguito una prova scrivendo “sito web online”:

 

Keyword Planner di Google
Risultati delle analisi di una parola chiave

Come potete vedere, il valore di ricerca della nostra parola chiave è molto basso, visto che il range delle ricerche è 10-100. Scorrendo più in basso troviamo invece “creare un sito web”  con un intervallo di 1000-10000 ricerche mensili, ma una competizione alta. Il fatto che ci sia alta competizione vuol dire che sarà più impegnativo cercare di posizionare un articolo tramite quella particolare parola chiave. La differenza in questo caso la fa il contenuto. Bisogna trovare il giusto compromesso tra numero di visite mensili e competizione.

Come impostare le keyword e quante sceglierne

Uno dei consigli che vengono dati spesso riguardo le keyword è di sceglierne più di una per ogni articolo, per coprire così più ricerche ed avere più possibilità che il vostro articolo finisca tra i primi risultati. Noi preferiamo assegnare un massimo di 3-4 keywords per ogni articolo, scegliendone una short tail e le altre 3 di tipo long tail, cercando di sceglierle il più simili possibili ma non troppo identiche da risultare quasi ridondanti.

Per assegnare le keyword, se state utilizzando un sito web in WordPress, potete utilizzare l’ottimo plugin Yoast SEO, che nella sua versione Premium vi permetterà di arrivare addirittura a 5 keywords per articolo. Nella versione Free invece potrete metterne solo una, ma state certi che se siete in grado di scegliere quella giusta riuscirete a posizionare i vostri contenuti tra i primi risultati di Google.

Ovviamente la tecnica della scelta delle keyword non è una scienza esatta e a seconda di come cambierà l’algoritmo potrebbe funzionare diversamente in futuro, anche se ne dubitiamo fortemente visto che i risultati di Google partono proprio dalla scelta di una parola chiave di ricerca.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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