Come ottimizzare il guadagno di un sito web

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 25 Giu 2018 ALLE 09:25 - AGGIORNATO IL 28 Novembre 2018 ALLE 16:48

Dopo aver trattato svariati articoli riguardo la creazione e la gestione di un sito web, è il momento di darvi un paio di consigli su come ottimizzare il guadagno per rendere più profittevole gli articoli.

Tipologia di guadagno

Oramai qualunque sito web possiede una propria fonte di guadagno, utile per sostenere le varie spese del sito, come l’hosting, eventuali miglioramenti alla piattaforma e così via. Abbiamo già parlato di come creare un sito web da zero, evidenziando la semplicità di acquistare un dominio e di poter configurare la piattaforma WordPress in pochi minuti. Dunque non perdiamoci in chiacchiere e andiamo a vedere quali sono i principali metodi di guadagno di un sito web. Esistono essenzialmente tre categorie di guadagno:

  • Advertising (AdSense, AdWords e simili)
  • Affiliazione (Amazon, Kinguin e così via)
  • Vendita diretta di beni e servizi

Advertising

Con il termine advertising si intende l’utilizzo di banner pubblicitari sul proprio sito. Il guadagno da advertising dipende sia dal numero di impressioni, ossia di utenti che visualizzano il banner, che dal numero di click sui banner. In base alla natura del banner, si può avere un guadagno più o meno elevato. Solitamente si va da un minimo di 0,03€ fino ad arrivare anche a 1,5€ per un singolo click.

Per poter ottimizzare il guadagno derivante dall’advertising è necessario studiare la posizione migliore per i propri banner, in modo da generare il guadagno ottimale. Le posizioni più prolifiche sono solitamente la sidebar e l’header, ovvero le zone del sito immediatamente visibili dal visitatore che ha appena aperto il vostro link. La dimensione che noi consigliamo è la classica 300×250, uno standard assoluto per questo genere di profitto. Però bisogna tenere conto dello spazio nel quale si vuole inserire il banner, scegliendo la misura opportuna. In alcuni casi viene utilizzata anche la dimensione 726×90.

Quale servizio scegliere?

Il servizio più utilizzato è AdSense, anche se non il più conveniente in fatto di guadagni. Dalla sua ha il fatto di essere molto semplice e pratico da configurare. Negli ultimi mesi inoltre AdSense ha introdotto un sistema di annunci automatici, che lascia a Google il compito di posizionare per voi gli annunci pubblicitari, verificando la posizione migliore e che possa garantire anche un’esperienza utente il meno invasiva possibile. Ovviamente i banner si adatteranno automaticamente allo spazio nel quale verranno inseriti, risultando più coerenti con lo stile del sito stesso. Per chi possiede un account Gmail, basta andare qui e collegare, come prima cosa, il proprio sito al servizio. Successivamente cliccare su I miei annunci ed attivare gli annunci automatici, copiando il codice HTML fornito da AdSense ed incollandolo nella sezione header del vostro sito. Su WordPress basta andare su Aspetto>Editor, selezionare il file header.php ed incollare il codice nel tag head. Ci vorrà qualche minuto prima che gli annunci siano effettivamente attivi. E’ possibile anche creare annunci personalizzati da posizionare manualmente, attraverso la voce Unità pubblicitarie di AdSense. In questo caso però dovrete incollare manualmente i codici dei singoli banner nel punto in cui volete che appaiano.

Vi consigliamo di testare anche altri servizi di advertising e diversi stili di banner, così da trovare quello più adatto al vostro sito e che possa farvi guadagnare al massimo. Noi abbiamo parlato di AdSense perché è il più usato ma essenzialmente qualsiasi altro servizio di advertising funziona in modo pressoché simile, richiedendo la verifica del sito e l’utilizzo di un codice HTML.

Utilizzo degli shortcode

Per rendere l’operazione di advertising il più immediata possibile, si può utilizzare uno shortcode, ovvero una parola chiave che, posizionata all’interno di una pagina o una articolo, permette di attivare un banner senza l’utilizzo del codice HTML completo. Attivare lo shortcode è molto semplice. Prendiamo WordPress come riferimento. Torniamo nuovamente nell’Editor ed entriamo nel file functions.php. A questo punto incollate il seguente codice:

function adsense_banner() {
  return '(codice del banner)';
};

add_shortcode ('adsense', 'adense_banner');

All’interno delle parentesi graffe dovrete inserire il codice AdSense del banner, che in questo caso è un semplice script. A questo punto basterà inserire la parola chiave adsense, racchiusa tra parentesi quadre, negli articoli per attivare il banner senza incollare lunghe stringhe di codice.

Affiliazione

Passiamo ora all’affiliazione. Con il termine affiliazione si intende la pubblicità di prodotti e/o servizi con l’intendo di generare più conversioni possibili, ossia il maggior numero di utenti che eseguono un azione tramite il link al prodotto o servizio. L’affiliazione prevede il pagamento di una commissione per ogni vendita effettuata tramite i nostri link personalizzati, che varia a seconda del prodotto/servizio venduto. Uno dei sistemi di affiliazione più diffuso è quello di Amazon. Grazie ad Amazon infatti sarà possibile creare link o banner personalizzati, da inserire sul proprio sito. Ogni qualvolta che un utente effettua l’acquisto di un prodotto tramite il nostro link, noi guadagniamo una percentuale sul suo acquisto, che cambia in base alla categoria del prodotto. Parlando di Amazon nello specifico, le commissioni vanno da un minimo di 3,5% per le categorie Elettronica, Informatica e Videogiochi fino ad un massimo di 10% per Abbigliamento e Gioielli.

Ottimizzare il guadagno generato dalle affiliazioni può sembrare cosa semplice ma in realtà bisogna valutare attentamente se conviene pubblicizzare un determinato prodotto. Inoltre va sempre cercata la posizione ideale del collegamento di acquisto al prodotto o servizio. Fortunatamente ci viene in soccorso sempre Amazon con il plugin Amazon Associates Link Builder per WordPress. Si tratta di uno strumento che permette di aggiungere in pochi click dei banner Amazon ai nostri articoli di qualunque prodotto e proveniente dai vari marketplace. Per collegare il vostro account Amazon al plugin dovrete utilizzare delle particolari credenziali, che potrete attivare dalla pagina di AWS.

Anche nel caso dell’affiliazione esistono tantissimi siti che offrono delle sezioni per gli affiliati, permettendo di guadagnare da ogni vendita. Se sfruttato a dovere, questo sistema di guadagno risulta senza dubbio molto più proficuo del classico advertising.

Vendita diretta

Infine abbiamo la vendita diretta. In questo caso non c’è da dire molto poiché nella vendita diretta ricadono solitamente tutti quei siti che si occupano di vendita al dettaglio, come portali di e-commerce o negozi specializzati. In questo caso non esiste un sistema migliore per ottimizzare i guadagni se non quello di valutare i prezzi praticati dalla concorrenza per la stessa tipologia di prodotti.

Ottimizzare il guadagno tramite test A/B

Prima di concludere, vogliamo parlare di un aspetto molto importante. Quando si decide di aggiungere pubblicità al proprio sito, non si può sperare in un guadagno immediato. Oltre alla scelta del sistema di guadagno, bisogna anche occuparsi di testare varie versioni di uno stesso sistema. Per farlo si effettuano i cosiddetti test A/B. Un test A/B permette di proporre ai visitatori due versioni del sito, ognuna delle quali possiede caratteristiche differenti a livello di pubblicità. Ad esempio si può avere una prima versione con i banner solo nella sidebar e un’altra solamente con i banner nell’header. In questo modo è possibile verificare quale impostazione permette di ottenere un guadagno maggiore con lo stesso sistema.

Se parliamo di advertising, nello specifico AdSense, è possibile effettuare degli esperimenti sul traffico, cliccando su Ottimizzazione e poi su Esperimenti. Qui potrete scegliere tre diversi esperimenti. Il primo permette di testare diversi stili degli annunci singoli, il secondo si basa sulle categorie di annunci da mostrare o meno e il terzo trova il giusto equilibrio tra guadagni ed esperienza d’uso del sito. Fate diverse prove fino a quando non otterrete il risultato che si adatta di più al vostro obiettivo.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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