Nelle ultime ore, il Garante della Privacy italiano ha aperto un’istruttoria contro OpenAI, azienda fondatrice di ChatGPT, dichiarando la raccolta illecita di informazioni personali degli utenti, portando quindi la società di Elon Musk a bloccare il servizio in Italia. Questo ha scatenato il panico tra gli utenti del nostro Paese, che si sono ritrovati un bell’avviso in prima pagina all’apertura del servizio.

La comunicazione, oltre a confermare il blocco di ChatGPT per gli utenti italiani, conferma anche che OpenAI provvederà al rimborso per chi ha acquistato un abbonamento ChatGPT Plus, che include diverse feature aggiuntive rispetto all’account gratuito oltre a rimuovere tutte le limitazioni sulle richieste e la raggiungibilità del bot nelle ore di punta.

chatgpt bloccato italia

La notizia del blocco è arrivata come un fulmine a ciel sereno, tant’è che il giorno successivo alla notizia OpenAI è stata costretta a vietare immediatamente l’accesso al servizio da parte degli utenti italiani. Sono diversi i motivi di questa scelta. In primis c’è la raccolta illecita di dati personali, in quanto è assente completamente un’informativa che avvisi gli utenti sulle possibili informazioni raccolte durante l’uso del servizio. Viene meno, inoltre, il controllo dell’età degli utenti, non facendo distinzioni tra minorenni e maggiorenni, rendendo il servizio piuttosto pericoloso in quanto potrebbe generare risposte poco consone all’uso di un ragazzo/a sotto i 16 anni. E’ anche vero che dovrebbe essere, in primo luogo, compito dei genitori limitare l’utilizzo di certi strumenti ai propri figli ed eventualmente controllarli nel caso vengano fatte ricerche sospette.

OpenAI, che non ha una sede nell’Unione ma ha designato un rappresentante nello Spazio economico europeo, deve comunicare entro 20 giorni le misure intraprese in attuazione di quanto richiesto dal Garante, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo.

Usare una VPN è la soluzione

Come succede spesso quando vengono effettuati dei blocchi o dei limiti a determinati domini web, si cerca sempre l’escamotage per poter comunque continuare a utilizzare certi servizi. Anche in questo caso, è possibile sfruttare una semplice VPN, anche gratuita, per poter continuare tranquillamente accedere a ChatGPT e recuperare anche la cronologia delle conversazioni. Tra le VPN più famose non si può non citare NordVPN, spesso sponsorizzata da streamer o youtuber ma che comunque offre uno dei servizi migliori del settore, con la possibilità di abbonarsi mensilmente a un prezzo altamente accessibile. Troviamo poi anche ExpressVPN, altrettanto economico ed efficiente. Tutte le VPN a pagamento offrono anche un periodo di prova gratuito di 30 giorni, che permette di testare il servizio e decidere o meno per l’acquisto di un abbonamento.

VPN

E’ possibile, però, sfruttare direttamente anche estensioni gratuite per il browser, che sicuramente offrono una funzionalità estremamente basilare ma particolarmente utile in questo caso. Tra le più funzionali e sicure troviamo quella ufficiale di CyberGhost VPN, 1ClickVPN e TouchVPN, che con un semplice click permettono di attivare la VPN su un unico server ma che comunque garantisce il funzionamento di ChatGPT.

Fonte: Garante della Privacy

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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