Livello di DPI: cosa indica e come interpretarlo

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 23 Apr 2018 ALLE 09:00 - AGGIORNATO IL 3 Ottobre 2019 ALLE 10:41

In questo articolo andremo a spiegare brevemente il concetto di DPI e cosa indica esattamente questa dicitura.

Che cos’è il DPI?

Nelle recensioni precedenti, specialmente quelle relative ai mouse, abbiamo spesso menzionato il termine DPI. Ma esattamente che cosa indica questa parola? L’acronimo DPI sta per Dots Per Inch, ossia Punti per Pollice, ed indica la quantità di punti fisici (pixel) che un dispositivo di input percorre ogni pollice. Nel Sistema Internazionale, ogni pollice corrisponde a 2.54cm. Quindi, se ad esempio si parla di un mouse con un DPI massimo di 4000, significa che quel mouse sarà in grado di spostarsi massimo per 4000 pixel ogni 2.54cm. Ciò significa che un livello di DPI più alto risulterà meno preciso poiché ad un minimo movimento risulterà uno spostamento elevato. La scelta del livello di DPI dipende dalle necessità e da come vi trovate meglio. I giocatori professionisti optano quasi sempre per un DPI maggiore, seppur meno preciso.

Per indicare la sensibilità del mouse si utilizza anche l’acronimo CPI (Counts per Inch), termine forse più appropriato, che rappresenta lo stesso concetto.

Differenze tra DPI e PPI

Spesso si crea confusione tra questi due termini. In realtà rappresentano due concetti relativamente differenti. Quando si parla di PPI (Pixel per Inch) si fa riferimento alla qualità di un display, più precisamente alla risoluzione di esso. Viene utilizzato principalmente in ambito fotografico o nella stampa e sta ad indicare il numero di pixel presenti per singolo pollice. A ragion di logica, a parità di risoluzione, un display con PPI maggiore avrà una maggior nitidezza. L’occhio umano è in grado di visualizzare un PPI massimo di 300PPI, con le dovute eccezioni.

In definitiva, prendendo per esempio due display con risoluzione 1280×720, se il primo ha un valore di 300PPI e il secondo di 400PPI, il secondo sarà sicuramente più definito poiché in uno stesso spazio sono raggruppati un maggior numero di pixel che compongono le immagini e quindi una maggior densità di pixel equivale ad una maggior qualità.

Meglio un DPI alto o basso?

Dipende. Dovete trovare il giusto compromesso tra il movimento del mouse e l’effettivo spostamento a schermo, bilanciando quindi il valore di DPI. Bisogna ricordare sempre che un DPI basso equivale ad un breve movimento con un ampio spostamento e viceversa. La scelta del DPI dipende anche dalle situazioni. Se siete soliti giocare agli sparatutto è meglio adottare un DPI non troppo elevato, per essere più precisi nella mira, mentre se invece preferite gli strategici si può anche usare un DPI più alto.

Altro consiglio che vi diamo è quello di non scegliere un mouse esclusivamente dal valore massimo di DPI. Il DPI è solamente un valore che indica la sensibilità del mouse, nulla di più. Non influisce in alcun modo sulla qualità stessa del mouse.

Se volete qualche consiglio su dei mouse, potete guardare le nostre recensioni.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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