Xiaomi Mi 9 e Mi Mix 3 si aggiornano alla beta di Android Q

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 8 Mag 2019 ALLE 19:05 - AGGIORNATO IL 23 Maggio 2019 ALLE 18:57

Android Q inizia ad approdare sui primi dispositivi. Questa è un’occasione per utenti e sviluppatori di testare il nuovo sistema operativo.

Google ha senz’altro le idee chiare riguardo il suo percorso nel mercato degli smartphone. Dopo l’annuncio di Pixel 3a e Pixel 3a XL, che vanno ad affiancarsi ai top di gamma Pixel 3 e Pixel 3 XL, ecco arrivare un’interessante notizia che coinvolge Xiaomi, una delle produttrici di smartphone più rilevanti degli ultimi anni. Visto il netto successo dei suoi prodotti, l’azienda ha voluto creare una collaborazione con la nota società di Mountain View al fine di portare l’ancora in beta Android Q su due dei dispositivi attualmente in commercio. Stiamo parlando del Mi 9 e Mi Mix 3 5G.

Xiaomi abbraccia Android Q

Android Q è la prossima versione del sistema operativo di Google. Attualmente in fase beta, include funzionalità atte a migliorare la privacy dei propri utenti, supporto alle API Vulkan e nuovi sistemi di coinvolgimento. Ecco alcune delle novità già annunciate:

  • Dark Theme: una delle feature più richieste dagli utenti e finalmente arrivata. Il Dark Theme è un’opzione che permette di guadagnare parecchia autonomia sul dispositivo. Si può attivare impostando la modalità Risparmio Energetico o nelle Impostazioni di Android Q.
  • Gesture: si tratta di particolari gesti effettuati sullo schermo che permettono di navigare all’interno del sistema. Già impiegate da diversi anni, con Android Q saranno implementate come unico sistema di navigazione. Via quindi i vecchi pulsanti per far posto ai semplici gesti, ampliando la porzione di schermo utilizzabile.
  • Suggerimenti per le azioni: è possibile eseguire delle richieste attraverso semplici notifiche rapide.
  • Priorità delle notifiche: spesso ci sono applicazioni che inviano notifiche fastidiose e rumorose. Android Q cercherà di arginare questo problema, proponendo un algoritmo capace di gestire automaticamente le notifiche, determinando quali siano più invasive e quali no. E’ possibile inoltre impostare manualmente la tipologia di notifiche per singola applicazione, definendo se si tratti di notifica aggressiva o gentile.

Per scoprire tutti gli aggiornamenti, potete fare riferimento alla pagina ufficiale per gli sviluppatori.

A proposito di Mi 9 e Mi Mix 3

Xiaomi Mi Mix 3

I primi due smartphone di Xiaomi a supportare Android Q saranno il Mi 9 e il Mi Mix 3 nella variante 5G.

Il Mi 9 è l’attuale top di gamma della compagnia, equipaggiato con una tripla fotocamera, ricarica wireless da 20W e uno SNapdragon 855. Il prezzo di lancio è di 449€ in Europa.

Il Mi Mix 3 5G invece sarà disponibile da Maggio a partire da 599€ ed includerà il modem Snapdragon X50, per aprire le porte alla nuova tecnologia 5G, capace di raggiungere velocità fino a 1Gbps.

Come installare Android Q Beta

  • Scaricare l’aggiornamento per Mi 9 o Mi Mix 3 5G, a seconda del dispositivo. Fate attenzione che il file sia di estensione .tgz. In caso contrario, modificate il nome.
  • Aggiornare il dispositivo con il metodo fastboot. Per sbloccare il vostro device, dovrete andare a questo link ed effettuare la richiesta.
  • Avrete bisogno di un PC e del programma MIUI ROM Flashing Tool per aggiornare lo smartphone.

Ecco alcuni dei bug che potreste riscontrare durante l’utilizzo di questa beta:

  • La sveglia non suona quando il dispositivo è spento.
  • Le Impostazioni smettono di funzionare non appena si attivano le Gesture oppure si toglie il collegamento per rendere il telefono silenzioso.
  • La sezione File smette di funzionare non appena si refresha.
  • La Luminosità Automatica non funziona.

Tramite il metodo fastboot potrete comunque tornare alle impostazioni di fabbrica, ripristinando il telefono alle condizioni iniziali. Consigliamo comunque di effettuare un backup di sicurezza prima di eseguire la procedurà.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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