Oggi è una giornata importante per quanto riguarda la tecnologia in Italia, in quanto il supercomputer Leonardo, realizzato da Atos e NVIDIA nel Tecnopolo di Bologna, è entrato a far parte della Top 5 dei supercomputer più potenti al mondo. Una notizia che senz’altro riesce a dare un piccolo slancio all’evoluzione tecnologia nel nostro Paese.
Con un investimento di 240 milioni di euro, Leonardo è in grado di raggiungere 250 trilioni di operazioni al secondo, accelerando quindi il processo di ricerca e sviluppo che purtroppo in Italia non riesce a ricevere gli incentivi necessari per progredire in maniera efficiente. Il progetto per il sistema Leonardo è stato presentato dal Cineca in rappresentanza dell’Italia in accordo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e approvato dalla Joint Undertaking Europea EuroHPC. Il supercomputer sarà attivato entro la fine dell’anno e offrirà prestazioni 10 volte superiori al Marconi 100, attualmente il sistema italiano più potente ma che occupa solamente la 21esima posizione della Top 500.
Utilizzato anche per l’intelligenza artificiale e calcoli di inferenza statistica, Leonardo si compone di 5.000 server, 157 rack e 150PB di archiviazione, per un peso totale di 360.000 Kg. Si aggiungono inoltre anche 3+PB di RAM e 5000 nodi computazionali, che permettono una potenza totale di 200PFLOPS con un consumo di 9MW. Inoltre, la memoria è in grado di raggiungere 1TB/s di larghezza di banda e fino a 200GB/s di velocità di interconnessione. Grazie a questo forte upgrade hardware, sarà possibile realizzare simulazioni ancora più realistiche e accurate relative a eventi catastrofici o a previsioni per il futuro dell’ambiente.
Approfondimenti: Sito ufficiale Leonardo