I prodotti da gaming sono effettivamente migliori?

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 27 Giu 2018 ALLE 10:07 - AGGIORNATO IL 15 Novembre 2018 ALLE 17:29

I prodotti da gaming sono effettivamente diversi da quelli standard? In questo articolo andremo a discutere del termine gaming e di come ultimamente venga parecchio abusato in termini di marketing.

Quante volte avrete sentito parlare di cuffie da gaming oppure sedia da gaming, in riferimento a prodotti pensati appositamente per i videogiocatori. Un prodotto da gaming dovrebbe possedere quelle caratteristiche chiave che lo contraddistinguono da un prodotto standard. Ma è sempre così? Ovviamente no. L’idea per questo articolo ci è venuta pensando all’annuncio del ROG Phone, ovvero il primo smartphone definito da gaming. Quindi abbiamo deciso di creare una discussione relativa al concetto di gaming e di come stia influenzando il mercato senza che noi ce ne accorgiamo.

Una questione di marketing

Appena si fa un giro su un qualsiasi sito di e-commerce e si effettua una ricerca di un prodotto da gaming, notiamo subito come il prezzo sia superiore, rispetto magari ad un prodotto della stessa categoria (magari molto simile) che non abbia tale dicitura. Molto spesso però il prezzo più elevato non corrisponde a prestazioni migliori o, come dovrebbe essere, a caratteristiche uniche che renderebbe l’appellativo “gaming” più che giustificato.

Prendiamo il caso del ROG Phone, dato che lo abbiamo citato e che sta facendo discutere nelle ultime settimane proprio perché è stato definito uno smartphone da gaming quando in realtà non lo è. L’unico elemento che potrebbe renderlo un prodotto da gaming è il tempo di risposta del display di 1ms, utile durante i giochi. Per il resto non è così dissimile da un qualunque altro smartphone, con una componentistica più pompata ma non così particolare.

Il motivo principale per cui si spinge molto sul concetto di gaming è uno solo: marketing. Si tratta essenzialmente di condizionare gli utenti affinché acquistino uno dei tanti prodotti da gaming in circolazione, che in realtà non sono così diversi da prodotti ben più economici. La psicologia che c’è dietro a questa strategia di marketing è ben architettata e permette di influenzare molto facilmente quelle persone che di tecnologia non sono molto esperte. Questo termine sembra ormai diventato un bollino di qualità dei prodotti, senza il quale si decide di mettere da parte tutti gli altri. D’altronde lo scopo delle aziende è quello di fare più profitto possibile, per cui si può anche giustificare una strategia del genere. Bisogna però avere un minimo di buon senso per rendersi conto quando il prodotto che abbiamo davanti sia effettivamente rivoluzionario o solamente una versione pompata di uno già esistente.

Nella maggioranza dei casi un altro fattore che influisce molto è il marchio. Abbinando una marca nota alla parola gaming si crea il connubio perfetto per poter vendere più prodotti.

Come riconoscere i prodotti da gaming

Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Anche perché esistono effettivamente dei prodotti da gaming nel vero senso del termine. Si tratta di oggetti particolari pensati appositamente per i videogiocatori e possiedono caratteristiche peculiari che li rendono tali. Un primo esempio che ci viene in mente è la tastiera per videogiocatori. Oltre alle classiche tastiere meccaniche, dotate magari di qualche macro in più che si può personalizzare per i giochi, vengono vendute anche delle piccole tastiere, utilizzabili con una sola mano e che possiedono solamente i pulsanti necessari per giocare. E’ possibile acquistare queste mini tastiere ad un prezzo molto inferiore rispetto ad una comune tastiera e possiedono tutto ciò di necessario per giocare. Abbiamo i classici tasti W-A-S-D per il movimento del giocatore e i vari Tab, Maiusc Sinistro ed Esc. Praticamente è come se fosse una classica tastiera ma spogliata di 2/3 dei pulsanti.

Un altro prodotto di cui vogliamo discutere è la sedia da gaming. Può sembrare che anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un altro specchietto per le allodole, ma in realtà non è così. Le sedie da gioco sono concepite appositamente per poter garantire la postura e l’ergonomia migliore durante sessioni di gioco molto lunghe. Rispetto ad una comune sedia da ufficio, abbiamo dei materiali costruttivi di qualità, un design più eccentrico ed una comodità senza pari. E’ vero che il costo di queste particolari sedie a volte sfiora il ridicolo, con prezzi che arrivano anche a 350€. Però si tratta comunque di prodotti professionali, in certi casi. Il termine gaming, anche qui, rende il tutto più appetibile e più costoso, nonostante ci siano sedie con la stessa qualità a prezzi più concorrenziali.

Per riconoscere un prodotto da gaming, bisogna porsi le seguenti domande:

  1. Il prodotto possiede caratteristiche dedicate al gaming?
  2. Esiste un prodotto simile che non viene definito da gaming?

Se le risposte sono SI per la 1. e NO per la 2. allora probabilmente avete trovato un prodotto effettivamente da gaming, che non sia una copia di qualcun’altro, magari con un design più accattivante per attirare l’attenzione degli utenti poco consapevoli.

Per rispondere alla domanda iniziale, i prodotti da gaming risultano migliori se aggiungono ad un prodotto standard quelle particolari specifiche pensate per i videogiocatori. Altrimenti si tratta di una pura e semplice scelta di marketing. E’ come pagare uno smartphone il doppio del prezzo solamente per via del marchio.

Fateci sapere cosa ne pensate voi nei commenti!

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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