Venite a scoprire tutti i dettagli sulla nuova architettura Turing di Nvidia, attraverso anche l’annuncio e la conferma di nuove schede video.
Il SIGGRAPH, acronimo di Special Interest Group on GRAPHics and Interactive Techniques, è la conferenza annuale dedicata alla grafica computerizzata, che si tiene negli Stati Uniti. Quest’anno la conferenza ha visto protagonista indiscussa Nvidia, che ha presentato al mondo la nuova architettura Turing, che verrà applicata alla prossima generazione di schede video.
GTX diventa RTX
Chiunque conosce ormai le schede video della gamma GTX, iniziata nel 2008 con le GTX 200. Con il passare degli anni sono stati messi in vendita modelli sempre più potenti, fino ad arrivare alle più recenti Pascal. Prestazioni sempre più elevate e costi man mano più accessibili, senza considerare il fenomeno mining che comunque pian piano si sta affievolendo, hanno permesso di creare configurazioni di alto livello con budget accettabili.
La serie GTX si concluderà con le GPU Pascal (gamma GTX 1000) per lasciare il posto ai prossimi modelli, dotati di architettura Turing. Inizialmente si era pensato che la nuova linea di prodotti appartenesse alla serie 1100. Attraverso una conferma di Nvidia invece si è scoperto che le ultime voci, che vedevano la nomenclatura RTX 2000 come possibile nuovo nome, erano vere. Infatti Nvidia, tramite un post su Twitter, ha confermato la presentazione della top di gamma RTX 2080 per il 20 Agosto 2018 alla Gamescom di Colonia.
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— NVIDIA GeForce (@NVIDIAGeForce) 14 agosto 2018
Dopo ben 10 anni di onorata carriera, Nvidia a deciso di rinominare la schede video lato consumer da GTX a RTX. Il motivo è presto detto. Un paio di mesi fa, in occasione dell’E3 2018, Nvidia mostrò una demo della sua nuova tecnologia di illuminazione, denominata RTX Technology. Questa tecnologia permetteva di ottenere un’illuminazione sugli oggetti in tempo reale e con risultati davvero sbalorditivi. Guardando la demo vi renderete subito conto di quanto certi concetti fosse quasi astratti ed impensabili fino a qualche anno fa. Invece oggi siamo arrivati al punto in cui una tecnologia così innovativa arriva alla portata di tutti e può essere utilizzata sui vostri PC. Vi invitiamo a leggere l’articolo di riferimento per tutti gli approfondimenti del caso.
Ecco l’architettura Turing
Come Nvidia insegna, ogni nuova architettura che viene progettata prende il nome da un famoso scienziato che ha fatto la storia. Dopo Pascal, celebre fisico conosciuto per aver introdotto l’omonima unità di misura nel Sistema Internazionale, siamo passati a Turing. Forse la scelta di questo nome non è a caso, anche perchè Alan Turing viene considerato come il padre dell’informatica, grazie ai suoi lavori di formalizzazione di specifici algoritmi e dell’invenzione della macchina di Turing per decifrare messaggi in codice.
La prima novità dell’architettura Turing, che è possibile vedere anche nell’immagine sopra presa direttamente dalla conferenza, è il numero dei transistor. Si passa infatti da 11.8 miliardi di Pascal ai 18.6 miliardi di Turing. Ricordiamo che il transistor è quel componente che elabora gli input forniti ad un determinato circuito elettrico. Nel caso di una scheda video, il transistor comunica direttamente con il processore della scheda video, offrendo maggiori performance in base anche al numero. La dimensione del die aumenta a 754mm² per il motivo che vi spiegheremo a breve.
L’introduzione della tecnologia RTX ha portato anche alla presenza dei RT Core, ovvero dei Ray Tracing Core. Si tratta di core che verranno impiegati esclusivamente alle attività di ray tracing e hybrid rendering, che combina appunto la tecnologia RTX con la rasterizzazione al fine di garantire risultati visivi eccezionali. L’architettura Turing sarà in grado di offrire una potenza di 10 Giga Ray/s, ben 25 volte superiore a Pascal e con una velocità di simulazione di circa 6 volte. E’ proprio la presenza di questi core dedicati ad aumentare sensibilmente la dimensione del die finale.
Abbiamo poi i Tensor Core, ripresi a piene mani dall’architettura Volta, ma ovviamente migliorati per offrire performance più alte sullo sviluppo di reti neurali e artificiali. Nvidia sta puntando molto su quest’ultimo aspetto, tant’è che viene aggiornato anche lo Streaming Multiprocessor, unificando la cache L1 con la memoria condivisa, così da accelerare i processi relativi alle reti neurali. Tutto è stato progettato in maniera tale che possa garantire una velocità adeguata dei tempi di esecuzione di processi complessi, senza sacrificare le prestazioni.
Lato video abbiamo il supporto all’encoder NVENC, che permette alla scheda video di codificare i video al posto della CPU. Questo encoder è pienamente compatibile con i video 8K HEVC. Nvidia promette inoltre una riduzione del BitRate del 25%, con conseguenze decremento delle dimensioni dei file, mantenendo comunque la stessa qualità visiva. Sarà interessante vedere applicato questo concetto in un modello reale.
Per ultima, ma non meno importante, c’è NVLink. Questa tecnologia permette di utilizzare due GPU in parallelo su un collegamento ad alta velocità, condividendo le risorse al fine di velocizzare i processi di calcolo.
Nvidia infine ha menzionato le nuovissime memorie GDDR6, che saranno sicuramente presenti nelle GPU Turing.
Schede Quadro RTX 8000, 6000 e 5000
In concomitanza con l’annuncio dell’architettura Turing arriva anche quello delle schede video Quadro per professionisti della serie RTX. Tre sono i modelli presentati: RTX 8000, RTX 6000 e RTX 5000. Di seguito una breve tabella tecnica:
GPU | Memoria | Memoria con NVLink | Bus | Ray Tracing | CUDA core | Tensor Core |
---|---|---|---|---|---|---|
Quadro RTX 8000 | 48GB (14Gbps GDDR6) | 96GB | 384 bit | 10 GigaRays / sec | 4608 | 576 |
Quadro RTX 6000 | 24GB (14Gbps GDDR6) | 48GB | 384 bit | 10 GigaRays / sec | 4608 | 576 |
Quadro RTX 5000 | 16GB (14Gbps GDDR6) | 32GB | 256 bit | 6 GigaRays / sec | 3072 | 384 |
Successori della P4000, questi modelli offrono tute le potenzialità di Turing, dal ray tracing al connubio tra Tensor Core e RT Core.
Ovviamente tali GPU sono dedicate esclusivamente ad attività di rendering professionale e allo sviluppo di applicazioni di reti neurali. I prezzi sono tutt’altro che esigui: 2300 dollari per la RTX 5000, 6300 dollari per la Quadro RTX 6000 e 10.000 dollari per la top di gamma Quadro RTX 8000. E’ ovvio che per grosse aziende o multinazionali queste cifre sembreranno spiccioli, ma per gente comune abituata al gaming sono cifre veramente da capogiro, anche se in realtà si tratta di schede video veramente potenti e in grado di offrire prestazioni nettamente superiori rispetto alla scorsa generazione.
Non ci resta altro da fare che attendere il 20 Agosto per la presentazione ufficiale della RTX 2080.