All’AMD EPYC Horizon di stanotte Lisa Su, CEO di AMD, ha ufficialmente annunciato AMD EPYC Rome (o EPYC 7002), successori degli EPYC Naples.
Quando si parla di datacenter, l’attenzione si sposta immediatamente alle aziende, dato che si tratta di strumenti che vengono impiegati dalle società per gestire servizi come email, hosting e database. Ciò non significa che non riguardi anche noi consumatori, anzi. Poter cercare di migliorare sempre di più le performance di un datacenter porta ad avere dei servizi più veloci, efficienti e con il minor consumo di risorse.
Questo è proprio l’obiettivo che Lisa Su si è posta con l’annuncio dei processori EPYC, destinati ai server. La prima generazione, chiamata Naples, era basata su un processo produttivo a 12nm ed offriva grandi performance grazie all’Infinity Fabric, che gestiva la comunicazione tra le varie componenti. La scelta dunque era tra l’ottimizzare lo stesso chip oppure rischiare creando un nuovo chip a 7nm. Lisa Su ha scelto la seconda opzione e possiamo subito dire che ci è riuscita pienamente.
AMD EPYC Rome, il primo processore x86 per server a 7nm
La prima vera novità di AMD EPYC Rome riguarda il processo produttivo a 7nm. Questa nuova serie di processori per server è infatti la prima al mondo ad essere prodotta con un processo a 7nm. Altro primato riguarda il numero di core, che in questo caso arriva ad un massimo di 64 Core/128 Threads. Le frequenze invece arrivano fino ad un massimo di 3.4GHz in Boost. Con queste caratteristiche di base, gli AMD EPYC Rome garantiscono delle performance il doppio superiori rispetto alla prima generazione EPYC. Offrono inoltre al mercato datacenter una soluzione in grado di ridurre fino al 50% il TCO (total cost of ownership) rispetto a soluzioni concorrenti. Tantissime aziende hanno già intenzione di supportare l’utilizzo di questi processori, tra cui Google che alla fine del 2019 adotterà immediatamente gli AMD EPYC Rome per i servizi Google Cloud.
Tra le aziende che andranno a beneficiare delle nuove soluzioni server di AMD spuntano nomi del calibro di Lenovo, Twitter, Dell e HPE.
AMD Infinity Architecture basata su Zen 2
Il segreto per avere delle performance così elevate rispetto ai primi modelli EPYC sta nell’aggiornamento dell’architettura Infinity Fabric, basata su Zen 2. Si tratta infatti di un’architettura ibrida multi-die, basata su Zen 2, che suddivide due stream: 8 die sono dedicati ai core e un die di tipo I/O è responsabile della sicurezza al di fuori del processore. Ciò permette al processore di lavorare più velocemente con i core, mentre il die I/O viene gestito indipendentemente.
Il fatto di aver raddoppiato i core rispetto alla scorsa generazione, adottando però un processo a 7nm, ha permesso ad AMD di ridurre i consumi fino al 50%.
I processori EPYC Rome supporteranno la memoria octa-channel fino ad una frequenza di 3200MHz, contro i 2400MHz di EPYC Naples. Inoltre, la piattaforma stessa può sostenere fino a 4TB di memoria RAM DDR4.
Altro grande vantaggio dell’architettura basata su Zen 2 è il supporto al PCIe 4.0. Ciò garantisce ben 128 linee PCIe, permettendo di comunicare molto rapidamente con le altre componenti hardware, come acceleratori grafici e archiviazione high-end. Il vantaggio rispetto ad Intel sta nel fatto che il PCIe 4.0 offre il doppio della larghezza di banda rispetto al PCIe 3.0. Inoltre Intel adotta ancora il processo a 14nm, dando ad AMD la possibilità non solo di sovrastare la concorrenza ma anche di avere il monopolio sul mercato.
AMD EPYC Rome ideale per i datacenter moderni
Attraverso le nuove soluzioni di AMD, i datacenter attuali potranno sfruttare tutte le capacità offerte da questi processori per incrementare le performance di determinate applicazioni. Ad esempio, sarà possibile ottenere un incremento dell’83% nelle applicazioni Java o il 43% sui carichi di lavoro nel cloud e nelle macchine virtuali.
In definitiva, di seguito trovate le novità più importanti di AMD EPYC Rome:
- Performance: con un massimo di 64 core per SOC basati su architettura “Zen 2”, i processori EPYC di seconda generazione forniscono il 23% di instructions per clock (IPC) in più sui carichi di lavoro del server e hanno una Cache L3 quattro volte superiore rispetto alla generazione precedente.
- Architettura: La nuova generazione AMD Infinity Architecture oltrepassa i limiti delle performance registrate fino ad ora in ambito x86 e per capacità di calcolo, garantendo così l’accesso alla CPU con la maggior capacità di I/O e la maggior memory bandwidth nella sua classe, oltre a fornire tecnologie di ultima generazione, tra cui il supporto al PCIe 4.0.
- Security Features: seguendo il mantra “hardened at the core” AMD ha implementato caratteristiche basate su un sottosistema di sicurezza integrato al livello del silicio e funzioni di sicurezza avanzate come Secure Memory Encryption e Secure Encrypted Virtualization che aiutano i clienti a proteggere i loro dati più importanti.
AMD EPYC Rome: il supporto delle aziende
Altro punto forte di queste nuove CPU è che già oltre 60 aziende hanno intenzione di adottare le nuove soluzioni AMD, abbandonando gli Intel Xeon. Infatti, Intel attualmente detiene oltre il 90% del mercato server grazie alla sua gamma Xeon, e alla futura serie Xeon Scalable (Cooper Lake). Con l’annuncio degli AMD EPYC Rome, l’azienda vuole cercare di far ripartire il mercato ormai dominato dalla concorrenza. I presupposti sembrano veramente ottimi.
Ecco alcune delle aziende che supporteranno, o già utilizzano, gli AMD EPYC Rome:
- Twitter utilizzerà gli EPYC Rome nei suoi datacenter per ridurre il TCO del 25%.
- Microsoft Azure annuncia l’arrivo di macchine virtuali basate su EPYC Rome.
- Dell annuncia nuovi server che sfrutteranno AMD EPYC Rome.
- VMware annuncia una collaborazione con AMD per distribuire nuovi servizi di sicurezza e alte performance grazie a AMD EPYC Rome.
Twitter è impegnata a ridurre l’impatto ambientale dei nostri datacenter trovando metodi innovativi per aumentare l’efficienza. AMD EPYC di seconda generazione ci fornisce il picco di prestazioni e consumo energetico necessario a rispettare quell’impegno, pur sostenendo l’alto volume di traffico sulla nostra piattaforma.
Jennifer Fraser, senior director of Engineering at Twitter.
AMD EPYC Rome: modelli e prezzi
La gamma di AMD EPYC Rome sarà composta da ben 19 modelli, divisi in quelli a singolo socket (con sigla P) e quelli multisocket (senza sigla P). Di seguito i dettagli tecnici e i prezzi in dollari.
Modello | Cores / Threads | Freq. base | Freq. Boost | Cache | TDP | Stepping | OPN | Prezzo USA |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
EPYC 7742 | 64 / 128 | 2.25 GHz | 3.40 GHz | 256 MB | 225W | SSP-B0 | 100-000000053 | $6950 |
EPYC 7702 | 64 / 128 | 2.00 GHz | 3.35 GHz | 256 MB | 180W | SSP-B0 | 100-000000038 | $6450 |
EPYC 7702P | 64 / 128 | 2.00 GHz | 3.35 GHz | 256 MB | 200W | SSP-B0 | 100-000000047 | $4425 |
EPYC 7642 | 48 / 96 | 2.40 GHz | 3.40 GHz | 256 MB | 225W | SSP-B0 | 100-000000074 | $4775 |
EPYC 7552 | 48 / 96 | 2.20 GHz | 3.35 GHz | 192 MB | 180W | SSP-B0 | 100-000000076 | $4025 |
EPYC 7542 | 32 / 64 | 2.90 GHz | 3.40 GHz | 128 MB | 225W | SSP-B0 | 100-000000075 | $3400 |
EPYC 7502 | 32 / 64 | 2.50 GHz | 3.35 GHz | 128 MB | 180W | SSP-B0 | 100-000000054 | $2600 |
EPYC 7502P | 32 / 64 | 2.50 GHz | 3.35 GHz | 128 MB | 180W | SSP-B0 | 100-000000045 | $2300 |
EPYC 7452 | 32 / 64 | 2.35 GHz | 3.35 GHz | 128 MB | 155W | SSP-B0 | 100-000000057 | $2025 |
EPYC 7402 | 24 / 48 | 2.80 GHz | 3.35 GHz | 128 MB | 180W | SSP-B0 | 100-000000046 | $1783 |
EPYC 7402P | 24 / 48 | 2.80 GHz | 3.35 GHz | 128 MB | 180W | SSP-B0 | 100-000000048 | $1250 |
EPYC 7352 | 24 / 48 | 2.30 GHz | 3.20 GHz | 128 MB | 155W | SSP-B0 | 100-000000077 | $1350 |
EPYC 7302 | 16 / 32 | 2.80 GHz | 3.30 GHz | 128 MB | 155W | SSP-B0 | 100-000000043 | $978 |
EPYC 7302P | 16 / 32 | 2.80 GHz | 3.30 GHz | 128 MB | 155W | SSP-B0 | 100-000000049 | $825 |
EPYC 7282 | 16 / 32 | 2.00 GHz | 3.20 GHz | 64 MB | 120W | SSP-B0 | 100-000000078 | $650 |
EPYC 7272 | 12 / 24 | 2.60 GHz | 3.20 GHz | 64 MB | 120W | SSP-B0 | 100-000000079 | $625 |
EPYC 7262 | 8 / 16 | 3.20 GHz | 3.40 GHz | 128 MB | 155W | SSP-B0 | 100-000000041 | $575 |
EPYC 7252 | 8 / 16 | 2.80 GHz | 3.20 GHz | 64 MB | 120W | SSP-B0 | 100-000000080 | $475 |
EPYC 7252P | 8 / 16 | 2.80 GHz | 3.20 GHz | 64 MB | 120W | SSP-B0 | 100-000000081 | $450 |
Il prezzo base è di 450$ per un EPYC 7252P, che offre 8C/16T a 2.8GHz con un massimo di 3.2GHz e 64MB di cache. E’ disponibile anche la versione multisocket a 25$ in più. Per chi invece necessità della miglior potenza di calcolo può optare per il top di gamma EPYC 7742, con ben 64C/128T, una frequenza base di 2.25GHz e massima di 3.4GHz, 256MB di cache e un consumo di 225W.
AMD ha inoltre annunciato che la linea di processori basata su Zen 4, che potrebbe adottare un processo produttivo a 5nm, si chiamerà EPYC Genoa e che quella basa su Zen 3 (EPYC Milan) arriverà nel 2021.
AMD ha sicuramente fatto dei passi importanti rispetto a 5 anni fa. Dopo l’introduzione sul mercato dei primi Ryzen e dei processori Threadripper, la strada è stata un crescendo, con annunci di grande spessore. Ora siamo arrivati ad avere da una parte i Ryzen di terza generazione per il mercato consumer, EPYC Rome per quello server e Threadripper 2000 per le workstation mentre dall’altro lato del ring c’è Intel con gli Xeon Scalable e le CPU di decima generazione (Ice Lake e Comet Lake). Che la sfida abbia inizio!
Per ulteriori info su AMD EPYC Rome (EPYC 7002) potete consultare la pagina ufficiale.