Windows File Recovery: come recuperare file cancellati su Windows 10

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 1 Lug 2020 ALLE 13:07 - AGGIORNATO IL 1 Luglio 2020 ALLE 13:09 #windows 10

Microsoft ha sviluppato uno strumento completamente gratuito per recuperare file cancellati su Windows 10, senza ricorrere a software esterni. In questo articolo vedremo insieme come riuscire ad utilizzarlo.

In un’era dove oramai ogni documento, foto o file personale viene conservato su dispositivi fisici, come hard disk, microSD e smartphone, è sempre più impegnativo cercare di mantenere in ordine i propri file, con il rischio di cancellarli per errore. Fortunatamente gli sviluppatori software negli anni hanno cercato di creare delle soluzioni che permettessero di recuperare file cancellati da diversi supporti. Oltre ai classici programmi gratuiti, sono presenti anche versioni a pagamento, in grado di andare un po’ più a fondo e scovare anche quei file che altrimenti potrebbero essere irrecuperabili.

Oggi però Microsoft ha distribuito un software proprietario per poter recuperare file cancellati, disponibile gratuitamente sul Microsoft Store (compatibile da Windows 10 2004 in poi). Essendo però un’applicazione che si utilizza esclusivamente da riga comando (prompt), potrebbe essere un po’ spiazzante per coloro che non sono soliti utilizzare il terminale Windows. Per questo vogliamo guidarvi nell’utilizzo di Windows File Recovery.

PREMESSA: provare a recuperare un file cancellato risulterà più efficace se nel frattempo non vengono eseguite operazioni di scrittura sull’hard disk, come magari l’installazione di programmi oppure lo spostamento di altri file. Consigliamo quindi di utilizzare questo tipo di software nel momento stesso in cui vi accorgete di aver eliminato per errore un file e di volerlo recuperare.

Come vengono memorizzati i file in un hard disk?

Prima di proseguire con la guida vera e propria, è importante dare una breve spiegazione di come i file vengono memorizzati all’interno di un dispositivo di archiviazione. Come saprete, ogni file memorizza una determinata informazione e tale informazione è rappresentata da una sequenza binaria specifica, ossia una serie di 0 e 1 che poi vengono interpretati dal nostro sistema. Questa serie binaria rappresenta i singoli byte dell’informazione di un file. Tali byte vengono memorizzati in quelli che vengono definiti cluster, ossia la più piccola quantità di spazio su disco che può essere allocata per un file. Ogni cluster è caratterizzato da un numero specifico di settori, che determina quindi la dimensione finale del cluster. Negli hard disk odierni la dimensione del cluster è di 4KB, con un numero di settori pari a 8. Ogni file viene memorizzato in diversi cluster e allocato in tanti settori. Quando andiamo ad eliminare un file, il settore allocato per quel file può essere utilizzato per fare spazio ad un altro file ma se non viene sovrascritto è possibile recuperare i dati in esso contenuto, ove possibile.

Il filesystem NTFS segue questo stesso concetto, aggiungendo però la cosiddetta Master File Table (MFT), che contiene una riga per ogni file (File Record Segment (FRS)) e diverse colonne che stanno ad indicare gli attributi dei diversi file, come la sua allocazione, la dimensione e così via. Tramite queste informazioni è possibile, in alcuni casi, recuperare un file rimosso.

Come recuperare i file cancellati

Una volta installato Windows File Recovery, potrete avviarlo semplicemente dal Microsoft Store oppure tramite la ricerca di Windows 10. Ciò che si aprirà è questa finestra del prompt dei comandi:

windows file recovery prompt

Vi vengono elencati alcuni dei comandi base dell’applicazione, che andranno aggiungi al comando winfr per l’avvio del recupero dei file, insieme all’unità sorgente e alla cartella di destinazione. Questa app supporta tutti i file system finora noti, come FAT32, exFAT e NTFS. La sintassi corretta è la seguente:

winfr nome_drive nome_cartella /switch

Di seguito trovate la tabella completa degli switch che potete utilizzare nella ricerca dei file:

SwitchDescrizioneModalità
/rPermette di utilizzare la Segment modeSegment mode
/n <filter>Permette di effettuare la ricerca specificando un file specifico o una cartella, scrivendo /n seguito dal valore che vogliamo filtrareDefault mode e
Segment mode
/xPermette di utilizzare la Signature modeSignature mode
/y:<type(s)>Effettua la scansione dei file attraverso tipi specifici. E’ necessario scrivere /y: seguito dalle estensioni separate dalla virgola (nel caso vogliate inserirne più di una)Signature mode
/#Mostra i gruppi di estensioni nella signature mode e i corrispondenti tipi di file per ogni gruppo. La Signature mode supporta molteplici tipi di file, tra cui JPG, ZIP, MP3 e PDF.Tutte
/?Mostra la sintassi e gli switch per utenti base.Tutte
/!Mostra la sintassi e gli switch per utenti avanzati.Tutte

E’ possibile anche accedere a comandi più avanzati, tramite lo switch “/!” che vi mostra opzioni più specifiche:

SwitchDescrizioneModalità
/p:<folder>Salva il log dell’operazione in una cartella differente da quella di defaultTutte
/aEffettua l’override del prompt utente, per un eventuale script.Tutte
/uRecupera file non cancellati, per esempio quelli nel CestinoDefault e
Segment
/kRecupera file di sistema.Default e
Segment​​​​​
/o:<a|n|b>Specifies whether to always (a), never (n), orkeep both always(b) when choosing whether to overwrite a file. The default action is to prompt to overwrite.Default e
Segment​​​​​
/gRecupera file senza alcun dato primario.Default e
Segment
/eElimina i filtri di default per alcuni tipi di file.Default e
Segment
/e:<extension>Filtra la ricerca per specifiche tipologie di file.Default e
Segment
/s:<sectors>Permette di indicare il numero di settori per una specifica unità. Per trovare il settore di riferimento, utilizzare fsutil.Segment e
Signature
/b:<bytes>Permette di specificare la dimensione del cluster per una determinata sorgente.Segment e
Signature
/f:<sector>Specifies the first sector on the source device to start the scan operation, for example, to bypass unusable sectors. To find sector information, use fsutil.Segment e
Signature

Windows File Recovery permette di recuperare file cancellati utilizzando tre modalità:

  • Default mode: utilizza la Master File Table e i segmenti dei file per localizzare e recuperare i file rimossi.
  • Segment mode: non richiede la Master File Table ma solamente i segmenti del file, ossia quelle informazioni che il file system memorizza della MFT, come nome, dimensione, cluster e così via.
  • Signature mode: effettua la ricerca e il recupero di file basandosi solamente sul fatto che il dato sia presente. Non funziona per file di piccola dimensione ed è l’unica opzione disponibile per le unità non formattate in NTFS

In linea generale, se avete un disco con file system NTFS viene consigliato di eseguire prima la Default mode per file eliminati recentemente mentre nel caso abbiate formattato il disco o sia corrotto è necessario eseguire prima la Segment mode e poi la Signature mode. Nel caso in cui abbiate un qualsiasi altro filesystem, è obbligatorio l’uso della Signature mode.

NOTA: l’unità sorgente e la cartella di destinazione non devono appartenere alla stessa partizione di sistema. Esempio: non è possibile effettuare una ricerca scrivendo winfr C: C\Utenti\marco\Desktop /x.

Windows File Recovery: esempi di sintassi

Vediamo ora alcuni esempi di come utilizzare correttamente questo programma per recuperare i file cancellati.

DEFAULT MODE

  • winfr C: E: /n \Utenti\marco\Documenti ->recupera la cartella Documenti e la salva nell’unità E.
  • winfr C: E: /n \Utenti\marco\Documenti\analisi.pdf -> recupera il file analisi.pdf all’interno della cartella Documenti e lo salva nell’unità E.
  • winfr C: E: /n \Utenti\marco\Documenti\*.jpg -> recupera tutti i file con estensione JPG all’interno della cartella Documenti e li salva nell’unità E.

SEGMENT MODE

  • winfr C: E: /r /n *.pdf /n *.docx -> recupera tutti i file con estensione PDF e DOCX all’interno dell’unità C e li salva nella cartella di recupero dell’unità E.

SIGNATURE MODE

  • winfr C: E: /x /y:JPEG,PNG -> recupera tutti i file con gruppo di estensioni JPEG e PNG

L’operazione di ricerca e recupero può impiegare diversi minuti, a seconda della dimensione dell’unità e della quantità di file da recuperare. Una volta terminato, potrete trovare i file recuperati all’interno della cartella da voi impostata.

Con questa guida abbiamo cercato di guidarvi nell’utilizzo di uno strumento piuttosto potente e in grado di svolgere un’operazione di recupero dei file più mirata e specifica, agendo anche sul singolo cluster del vostro hard disk.

Fonte: Microsoft

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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