Creare una macchina virtuale dedicata all’hacking

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 27 Mar 2018 ALLE 09:00 - AGGIORNATO IL 19 Agosto 2019 ALLE 14:18

Vediamo insieme come preparare una macchina virtuale utile per test di penetrazione e hacking avanzato.

Come si può intuire dal termine stesso, una macchina virtuale è un software in grado di emulare un secondo sistema operativo su un computer. Questo strumento è utile, ad esempio, per eseguire applicazioni che non sono compatibili con il sistema operativo installato sul PC e che non sono disponibili per esso. Uno dei programmi sicuramente più famosi è Wine, che permette di eseguire software Windows su piattaforma Linux e macOS.

Un’altro grande strumento per creare una macchina virtuale è VMware, già menzionato nell’articolo riguardante la tecnologia AMD MxGPU. L’azienda VMware Inc., sussidiaria di Dell, realizza software esclusivamente dedicati alla virtualizzazione di sistemi operativi, sia per PC che per server/workstation. Vanta un’esperienza decennale nel settore ed è ad oggi uno dei punti di riferimento per quanto riguarda la realizzazione di macchine virtuali.

Il software su cui andremo a focalizzarci oggi è VMware Player, che permette gratuitamente di preparare la vostra macchina virtuale. Ovviamente possiede delle limitazioni, come l’esecuzione di una singola macchina virtuale alla volta o l’impossibilità di poter creare dei veri e propri server virtuali. Però sono opzioni che a noi interessano ben poco. Una volta scaricato il software dal link ufficiale, possiamo procedere alla configurazione.

Configurare la macchina virtuale Kali Linux

Per poter configurare la macchina virtuale, c’è bisogno del sistema operativo da emulare. In questo caso andremo ad utilizzare Kali Linux, una distribuzione di Linux basata su Debian, creata appositamente per la sicurezza informatica e per eseguire dei test di penetrazione. Viene utilizzata principalmente dagli hacker per eseguire attacchi informatici, come DDoS, botnet o quant’altro.

Configurare Kali Linux per VMware è veramente semplicissimo. Per prima cosa bisogna scaricare l’immagine di Kali Linux per VMware, disponibile sia per sistemi a 32 che 64bit. In seguito bisogna avviare VMware Player, dopo averlo correttamente installato. Vi troverete davanti ad una schermata come questa:

Schermata iniziale di VMware Player

Qui dovrete andare su Create a new virtual machine.

Nuova macchina virtuale su VMware Player

Selezionare l’immagine .iso di Kali Linux, spuntando la voce Installer disc image file (iso) e premendo su Browse… per inserire il file dall’hard disk. Successivamente dovrete impostare il tipo di sistema operativo che andrà emulato (nel nostro caso Linux/Debian 6), il quantitativo di RAM dedicato alla macchina virtuale e il percorso di installazione della macchina. Al termine della configurazione verrete riportati sulla pagina principale del programma, dove sarà apparsa la nostra macchina virtuale. Premete su Play virtual machine e vi ritroverete sulla schermata principale di Kali Linux:

Macchian virtuale basata su Kali Linux

Durante l’utilizzo di Kali Linux, non potrete muovere il cursore del mouse liberamente. Per tornare a visualizzare il mouse, premere Ctrl+Alt. A questo punto basterà andare su Install e procedere all’installazione di Kali Linux, come se fosse un normale sistema operativo.

Questo è solo un assaggio di quello che è possibile fare con questo programma. Lo utilizzeremo in futuro per poter eseguire test di penetrazione della rete e tanto altro.

Per saperne di più su VMware Player, potete consultare il manuale ufficiale (in inglese).

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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