Come installare Linux su Windows 10 tramite il WSL

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 27 Giu 2019 ALLE 11:02 - AGGIORNATO IL 17 Dicembre 2019 ALLE 21:23

Attraverso il WSL (Windows Subsystem for Linux) è possibile installare una distribuzione Linux su Windows 10 nativamente.

INDICE

Introduzione

Nato dal programmatore Linus Torvalds, Linux era inizialmente un sistema operativo a 32bit che sfruttava lo userspace di Minix, un altro sistema operativo destinato alla didattica. Dato che Linus desiderava creare un sistema a se stante, decise di realizzare un kernel apposito per Linux, separandolo definitivamente da Minix, mantenendo però l’utilizzo unix-like.

Linux è un sistema operativo apprezzato dai più smanettoni, seppur meno utilizzato rispetto a Windows. In confronto al sistema di Microsoft, l’utilizzo di Linux è quasi interamente da riga di comando unix-like, inclusa l’installazione dei programmi e l’esecuzione di software. Attualmente ne esistono svariate tipologie e versioni, dette distribuzioni, ognuna delle quali possiede programmi esclusivi, utili a svolgere determinate operazioni. Una delle più famose è sicuramente Kali Linux, utile per eseguire penetration testing di rete. In questo articolo potete inoltre leggere come poter installare questa distribuzione su una macchina virtuale.

WSL: un sistema Linux nativo per Windows 10

Microsoft ha introdotto nel 2016, solamente su Windows 10, un servizio nativo nel sistema che permette di creare un connubio tra Linux e Windows sullo stesso userspace. Stiamo parlando del servizio WSL, acronimo per Windows Subsystem for Linux. Poter avviare un sistema Linux direttamente su Windows, senza la necessità di creare un dual boot o sfruttare software di terze parti, è sicuramente una svolta non da poco. Purtroppo finora non è ancora possibile avviare un’interfaccia grafica di Linux, per via della mancanza di un kernel Linux, però Microsoft ha già fatto sapere qualche mese fa che con la seconda versione di WSL verrà introdotto un kernel Linux perfettamente funzionante, permettendo quindi di sfruttare tutte le potenzialità di questo secondo sistema integrato.

Di seguito trovate un lungo video, che vi consigliamo di seguire, in cui viene spiegato a fondo il funzionamento di WSL e di come verrà migliorato con la seconda versione.

La prima versione del kernel sarà la 4.19, ottimizzata proprio per il servizio WSL 2 e completamente open source. Quindi chiunque, sviluppatori e non, potrà visionare il codice sorgente su GitHub e compilarne una versione personalizzata. Le prime release saranno rilasciate ai partecipanti al programma Windows Insider verso la fine di Giugno.

Vediamo quindi come poter installare Linux su Windows 10 ed effettuare la configurazione preliminare del sistema operativo, in attesa dell’uscita del kernel.

Passo 1: attivare la modalità Sviluppatore e il servizio WSL

Il servizio WSL è dedicato principalmente agli sviluppatori. Dunque è necessario abilitare la Modalità sviluppatore in Windows 10. Per farlo, andare in Impostazioni>Aggiornamento e sicurezza>Per sviluppatori e seleziona l’opzione desiderata, come mostrato nella schermata seguente:

Modalità sviluppatore Windows 10

A questo punto apparirà un messaggio del tipo Installazione pacchetto sviluppatore in corso…, per cui dovrete attendere il completamento dell’operazione.

Una volta terminato, è necessario abilitare il servizio WSL. Dunque andare in Pannello di controllo>Programmi e funzionalità>Attivazione e disattivazione delle funzionalità di Windows e mettere la spunta su Windows Subsystem for Linux (Sottosistema Windows per Linux se avete il sistema in Italiano).

Attivazinoe servizio WSL su Windows 10

Ora aspettate che venga attivate il servizio e riavviate il computer.

AGGIORNAMENTO 17/12/19: con l’aggiornamento 20H1 di Windows 10 (chiamato ufficialmente Windows 10 2004), che è possibile scaricare solamente se si fa parte del programma Windows Insider, è possibile testare in anteprima il WSL 2. WSL 2 è la versione aggiornata del Sottosistema Linux per Windows, che stavolta integra al suo interno un vero e proprio kernel linux, permettendo quindi di utilizzare una distribuzione Linux a 360° su un PC con Windows 10. Per impostare WSL 2 come sottosistema predefinito, basterà aprire Windows Powershell in modalità amministratore e usare il comando wsl –set-default-version 2.

Passo 2: scaricare Linux dal Windows Store ed installarlo

Il passo successivo è aprire il Windows Store e scaricare una delle distribuzioni Linux gratuite presenti. Alcuni di voi potrebbero aver disabilitato l’app Windows Store, impedendo di scaricare eventuali app utili. Per riattivarlo, seguite questi semplici passaggi.

  • Nella barra di ricerca di Windows 10, digitate powershell.
  • Aprite l’applicazione Windows Powershell ISE
  • Fate copia e incolla del seguente comando: {$manifest = (Get-AppxPackage Microsoft.WindowsStore).InstallLocation + ‘AppxManifest.xml’ ; Add-AppxPackage -DisableDevelopmentMode -Register $manifest}”
  • Date Invio e attendete. Dovreste aver fixato il problema di avvio del Windows Store.

Attualmente sono disponibili solamente Ubuntu, Debian, Kali Linux e SUSE Linux Enterprise Server. Il peso di ogni distro è di soli 220MB circa, visto che comunque il kernel è assente al momento. Nel nostro caso abbiamo scelto Ubuntu, ma la procedura è valida per qualsiasi altra distribuzione Linux.

Download Ubuntu per Windows 10

Dopo aver completato il download, cliccare su Installa. Si aprirà direttamente la shell di Linux (chiamata bash), che avviserà dell’inizio dell’installazione tramite il messaggio Installing, this may take a few minutes. Dunque attendete qualche minuto, fino a quando non vi troverete in questa situazione:

Installazione Linux su Windows 10

Subito dopo l’installazione, il programma vi chiederà di impostare l’username e la password UNIX, che saranno completamente separate da quelle che avete eventualmente impostato su Windows 10. A questo punto l’installazione di Linux è completa.

Passo 3: aggiornare Linux ed installare i primi programmi

Aggiornamento Linux su Windows

Linux utilizza un comando standard per eseguire dei comandi utilizzando i privilegi di root, ossia sudo. Per prima cosa è importante aggiornare il sistema operativo. Dunque digitate sul terminale il comando sudo apt update. Partirà ora l’aggiornamento del sistema operativo, che impiegherà qualche minuto. Ora avrete il sistema operativo Linux completamente aggiornato.

Per installare i programmi, Linux si affida ad una serie di pacchetti (package) che contengono i file necessari all’avvio di determinati software, come TeamViewer, OpenHardwareMonitor e così via. Il comando base per poter installare i programmi è sudo apt installa <nome package> oppure sudo apt-get install <nome package>.

Di seguito trovate una serie di link utili per cercare tutti i vari package delle varie distribuzioni Linux:

Una volta chiuso il terminale Linux, per riaprirlo vi basterà digitare il termine bash nel box di ricerca di Windows ed eseguire il primo comando visualizzato. Quando eseguirete il comando sudo, vi verrà chiesto nuovamente di inserire la vostra password UNIX, per cui cercate di ricordarla.

Linux: i comandi essenziali

Per chi non ha mai avuto a che fare con Linux e vuole iniziare a smanettare un pochino con il sistema operativo, ecco alcuni comandi base che dovreste conoscere:

  • sudo apt (o apt-get) install <pacchetto>: installazione di un pacchetto software
  • cd <nome directory>: spostamento verso la directory indicata. A tal proposito, vi diciamo che per accedere da bash alla root del sistema Linux dovrete digitare il comando cd /, dato che aprendo bash dalla ricerca vi sposterà direttamente nella cartella System32 di Windows.
Windows Bash
  • ls: mostra l’elenco dei file e delle cartelle presenti in quella directory. Come potete vedere dall’immagine sopra, usando il comando ls vengono mostrate le cartelle presenti nella root del sistema Linux.
  • cat: mostra il contenuto di un file su terminale, previo possesso di permessi.
  • cp <file> <cartella>: copia un determinato file dentro una specifica cartella.
  • mv <vecchio nome> <nuovo nome>: rinomina un file
  • mv <file> <cartella>: sposta il file dentro la cartella indicata
  • rm <file1, file2…>: rimuove uno o più file. E’ possibile anche indicargli una directory per rimuovere un’intera cartella.
  • mkdir: crea una nuova cartella
  • chmod: imposta i permessi di lettura, scrittura ed esecuzione per un file o una cartella. I permessi si indicano con “u” per utente, “g” per gruppi e “o” per altri. Con il comando rwx inoltre si indica che il file può essere, letto, modificato ed eseguito dagli utenti autorizzati con i comandi u, g e o. Un esempio può essere chmod u+rwx <file1>, indicando che il file1 può essere letto, modificato ed eseguito solamente dagli utenti del sistema.
  • find “file.estensione”: cerca all’interno della directory uno specifico file. E’ possibile anche impostare la ricerca di più file dello stesso tipo, digitando il comando find .estensione.
  • ifconfig: informazioni sulla rete internet.
  • tar -zf nomearchivio.tar.gz: decomprime un archivio con estensione tar.gz.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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