Come installare una custom ROM su Android

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 3 Lug 2017 ALLE 09:00 - AGGIORNATO IL 19 Agosto 2019 ALLE 11:18

Il mondo delle custom ROM è in pieno sviluppo. Ogni giorno centinaia di sviluppatori si danno da fare per migliorare il sistema operativo. E’ nato anche un forum (XDA-Developers), dove una vasta community di sviluppatori pubblica periodicamente nuove versioni delle ROM, in vista degli aggiornamenti di Android. In pratica lo sviluppo delle custom ROM segue di pari passo quello delle release ufficiali. Ma esattamente come si installa una custom ROM e a cosa serve installarla? Con questo articolo risponderemo a questa ed altre domande.

Che cos’è una custom ROM? Come funziona?

Il termine ROM sta per Read Only Memory e rappresenta una memoria volatile in sola lettura. Nel campo degli smartphone, una ROM rappresenta il sistema operativo installato sulla memoria fisica del dispositivo. Ciò significa che, nell’uso quotidiano, un normale utente non può andare a modificare i file di sistema. Esistono però delle particolari ROM, dette custom ROM, modificate appositamente per agire sulle normali funzionalità del S.O. di fabbrica. La ROM originale viene detta stock. Il funzionamento di una custom ROM è abbastanza semplice. In parole povere, la custom ROM va a modificare il cosiddetto kernel (nucleo del sistema operativo), cambiandone le funzionalità.
Spesso tali ROM vanno ad aggiungere opzioni che normalmente non sarebbero presenti tramite un aggiornamento ufficiale. Oltre a questo, tramite una ROM personalizzata è possibile installare una versione del sistema operativo che potrebbe non arrivare per via ufficiale sul nostro device.

Requisiti

Il primo requisito fondamentale per installare una custom ROM è lo sblocco dei permessi di root del dispositivo. Per modificare il sistema operativo c’è bisogno, infatti, di permessi di amministratore particolari, che normalmente non sono accessibili. Tramite questi permessi si diventa superuser e si ha accesso completo al sistema operativo, con possibilità di modificarlo senza limiti.
Prossimo passo è quelli di installare una custom recovery, ossia un menù iniziale modificato ad hoc per permettere l’installazione di custom ROM e formattare lo smartphone in maniera completa. La recovery è l’equivalente del BIOS per i PC, ossia una sezione accessibile tramite una particolare combinazione di tasti e dove sono presenti impostazioni avanzate. La migliore custom recovery che vi consigliamo è TWRP, scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale.
Per quanto riguarda la ROM, l’alternativa più affidabile è senza dubbio LineageOS, seguito spirituale di CyanogenMod. Attraverso la pagina ufficiale potete verificare se il vostro dispositivo è compatibile con la modifica oppure no. Negli ultimi dispositivi usciti sul mercato resta sempre più difficile effettuare il root e il flashing di una custom ROM, per via di maggiore sicurezza.

Installazione

PREMESSA: effettuate un backup di tutti i vostri dati prima di procedere con l’installazione.

L’installazione e il flashing di una ROM Android varia a seconda del device che si possiede. Per cui noi ci limiteremo solamente a darvi le linee guida necessarie per poter eseguire la procedura minimizzando i rischi di brick. Per prima cosa, bisogna sbloccare il bootloader. Il bootloader è quel programma che si occupa dell’avvio del sistema operativo e relative funzioni. Sbloccandolo si avrà libero accesso ai permessi di root e all’installazione di una custom recovery. Per sbloccare il bootloader, vi rimandiamo a questo articolo che offre la procedura su qualsiasi device.
Il passo successivo è installare la custom recovery. Per farlo potete utilizzare ROM Manager, per utilizzare la ClockworkMod Recovery oppure TWRP Manager per installare la più recente TWRP Recovery. La scelta è indifferente e permette di abilitare, in entrambi i casi, le funzioni necessarie al flashing di una custom ROM.
Nel primo caso basterà premere su Flash ClockworkMod Recovery mentre nel secondo su Install TWRP. Per accedere al menù recovery ed installare la ROM, bisogna spegnere il dispositivo e riaccenderlo premendo la combinazione di tasti Volume Su + Power + Home. Nel caso di ROM Manager, potete farlo direttamente dall’app premendo su Reboot into recovery.

clockworkmod recovery

Ultimo passo è l’installazione della custom ROM. Dopo essere entrati nel menù recovery, bisogna prima effettuare i 3 wipe presenti (Dalvik, cache e data). In questo modo non rischia alcun conflitto derivante da applicazioni installate o file di sistema compromessi. A questo punto selezionare Install zip from sdcard e selezionare il file della ROM precedentemente scaricato e copiato nel telefono tramite USB. Ora basterà attendere che termini la procedura e il gioco è fatto. Se notate che l’avvio del telefono risulta lungo, non preoccupatevi, è del tutto normale. Dato che avete installato una nuova ROM, il sistema dovrà caricare nuovamente tutte le funzionalità e il sistema operativo, come se il telefono fosse stato appena acquistato.

twrp recovery

La procedura è essenzialmente identica anche tramite la TWRP Recovery. Basterà selezionare Install e poi scegliere il file -zip della ROM personalizzata. Per i wipe è presente la voce Wipe e Advanced (per il wipe della Dalvik cache).

In alcuni casi, tale procedura potrebbe invalidare la garanzia del telefono. Inoltre, non ci assumiamo nessuna responsabilità derivante da problemi o rallentamenti successivi all’installazione. La guida si basa su test funzionanti sulla maggioranza dei dispositivi disponibili sul mercato. E’ possibile comunque ripristinare, in ogni caso, il telefono alle impostazioni di fabbrica.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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