RetroConsole: Neo Geo Pocket Color

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 13 Nov 2017 ALLE 09:00 - AGGIORNATO IL 15 Novembre 2018 ALLE 18:11

Neo Geo Pocket è una console realizzata da SNK, sviluppatrice della saga di The King of Fighters. E’ la penultima console in ordine cronologico, precedente al Neo Geo X. Purtroppo non è riuscita ad ottenere il successo atteso, data una concorrenza spietata da parte di Nintendo con il suo GameBoy e successive varianti. Ma andiamo a vedere le caratteristiche di questa console del passato e capire cosa è andato storto.

Cenni storici

Alla fine del 1998, la compagnia SNK, famosa per i suoi successi come The King of Fighters o Fatal Fury, decide di irrompere nel mercato console presentando la Neo Geo Pocket. Lo scopo era quello di scontrarsi non solo con il vecchio GameBoy, già presente da quasi 10 anni, ma anche con il successivo GameBoy Color, uscito poco tempo prima del Neo Geo Pocket. SNK vantava già un grande pubblico di appassionati del genere picchiaduro e ciò ha permesso di portare titoli esclusivi come The King of Fighters R-1, Samurai Showdown o Puzzle Bobble Mini, versioni miniaturizzate delle tanto amate controparti arcade.

La console venne venduta solamente in Giappone e Hong Kong e ciò potrebbe essere stato uno dei motivi del suo insuccesso. Infatti il GameBoy fu probabilmente una delle console Nintendo più influenti ed apprezzate del mondo. Peccato che la grande N in quegli anni portò sul mercato una versione a colori della sua console portatile, nata con la sua prima versione nel 1989. Questo spinse SNK a ritirare il Neo Geo Pocket dal mercato dopo un solo anno e a proporre il Neo Geo Pocket Color. A livello estetico ed hardware non cambiò poi molto, tranne per la presenza di uno schermo a colori, sempre non retroilluminato. Il successo commerciale di SNK nei titoli Coin-op non fu sufficiente a rendere il Neo Geo Pocket una console dalla vita piuttosto lunga.
Altro motivo furono sicuramente le numerose varianti che propose successivamente Nintendo del GameBoy, come l’Advance SP o il Micro. In questo modo riuscì a portare a casa un’enorme fetta di pubblico, portando SNK al fallimento più totale.

Specifiche tecniche

Le caratteristiche tecniche di Neo Geo Pocket Color non sono delle migliori, se confrontate con il GameBoy. Abbiamo uno display a 146 colori da 2.6″, contro i 3″ di GameBoy. Però la risoluzione è maggiore, trattandosi di 256×256 a fronte di 160×144. Il numero di colori supportati era circa 250 volte minore della controparte, per cui i titoli erano graficamente inferiori.
A comandare il tutto abbiamo un processore Toshiba TLCS-900H a 16bit e frequenza di 8mHz.

Vista frontale del Neo Geo Pocket Color

Parlando dell’aspetto estetico, il Neo Geo Pocket Color presenta un orientamento orizzontale della console. A sinistra abbiamo il pulsante di accensione (in alto), la cassa mono (in basso) e addirittura uno stick analogico (al centro), cosa assai curiosa per l’epoca. A destra invece sono collocati il pulsante per accedere alle opzioni e i pulsanti azione A e B. Infine sul retro c’`e l’alloggiamento per le due batterie stilo necessarie al funzionamento e una batteria al litio per il salvataggio dell’ora (non necessaria se non avete bisogno di questa funzionalità).

Vista sul retro del Neo Geo Pocket Color

A livello di utilizzo preferiamo di più lo stile in orizzontale poichè permette un’impugnatura più comoda.

Giochi supportati

I titoli realizzati appositamente per il Neo Geo Pocket Color non furono molti. Inoltre alcuni di essi erano delle riedizioni a colori di titoli per il vecchio Neo Geo Pocket. Fortunatamente, se così si può dire, il Neo Geo Pocket Color supporta pienamente i pochi titoli della prima console, permettendo di espandere un minimo il parco titoli. Però è sempre bello poter rigiocare a delle vecchie glorie del Neo Geo in un’edizione completamente Mini. Nonostante la qualità non sia proprio eccezionale, passerete sicuramente ore di divertimento tra scazzottamenti e bolle da far esplodere.

Neo Geo Pocket Color è stata una console che, per quanto breve sia stato il suo ciclo di vita,
ha saputo ritagliarsi un piccolo spazio nella terra del Sol Levante. Se fosse arrivata anche in Occidente, forse avrebbe avuto maggiore fortuna. Per i collezionisti è sicuramente un pezzo da acquistare, anche perchè al momento è possibile trovarla intorno ai 70€ spedizione inclusa dal Giappone. Forse ci vorrà un pò più di spesa ed impegno nel trovare i giochi ad un prezzo accessibile. Ma se vi accontentate della mera cartuccia senza l’apposita confezione, allora ve la cavate con poco.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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