Il più grande attacco DDoS del mondo da 1Tbps

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 2 Ott 2016 ALLE 20:12 - AGGIORNATO IL 4 Aprile 2020 ALLE 18:00 #sicurezza

Negli ultimi giorni si è verificato il più grande attacco DDoS del mondo, coinvolgendo quasi 150.000 dispositivi. Sicuramente è un record per quanto riguarda questo genere di hacking. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa è successo.

Il picco di 1Tbps

Circa 150.000 dispositivi sono stati hackerati ed utilizzati come base per eseguire l’attacco. Il provider di hosting francese OVH è stato vittima di un attacco DDoS, il cui picco ha raggiunto 1Tbps con soli due pacchetti inviati. Per chi non fosse molto ferrato in materia, un attacco DDoS prevedere l’invio di un quantitativo enorme di informazioni ad un determinato sistema informatico in un intervallo molto ristretto, con lo scopo di disabilitarne i servizi o bloccarne completamente l’attività. I dispositivi usati vanno dagli smartphone ai PC, ovvero tutti quei device facente parte dell’IoT, ovvero Internet of Things (Internet delle cose). Tra questi, ci sono anche camere di sicurezza compromesse. Il fondatore e CTO di OVH, Octave Klaba, ha confermato sul suo account Twitter una serie di attacchi tra i 100Gbps e i 799Gbps. Il motivo di questo attacco rimane ancora un mistero, ma sicuramente siamo di fronte all’attacco informatico più grande del mondo, in termini di dimensioni.

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Problemi di sicurezza

La causa di questi attacchi è sempre da cercare in una possibile vulnerabilità del sistema. Basti pensare programmi come Chrome o Firefox, sempre oggetto di attacchi informatici. Realizzare un sistema sicuro ed affidabile è sempre più un’impresa al giorno d’oggi. Con l’evoluzione informatica, si evolvono anche i software malevoli responsabili di questi attacchi, che infettano ogni dispositivo, all’insaputa dell’utente possessore. Molto spesso vari device costituiscono un’intera botnet (rete di dispositivi infettati), che agisce indisturbata sul sistema da colpire. Il vostro smartphone o PC potrebbe far parte della botnet utilizzata in questo attacco. Per cui è consigliato verificare che non sia installata qualche applicazione o programma che possa risultare sospetta. Soprattutto negli smartphone, specialmente più soggetti a malware o hijacking, è importante inserire una protezione più che efficace.

Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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