Tipologie di RAID più comuni

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 26 Ago 2017 ALLE 09:30 - AGGIORNATO IL 19 Agosto 2019 ALLE 14:23

Il RAID, acronimo di Redundant Array of Independent Disks, è una procedura a livello hardware che permette di collegare due o più hard disk al fine di migliorare la sicurezza dei propri dati o incrementare le prestazioni in lettura degli hard disk stessi.

Esistono però differenti tipologie di RAID, ognuna delle quali produce una conseguenza differente nelle prestazioni. In questo articolo cercheremo di spiegare le tipoloogie di RAID più comuni e di come applicarle nella pratica.

RAID 0

Il RAID 0 richiede l’utilizzo di minimo 2 dischi. Il termine tecnico per il RAID 0 è lo striping. Il funzionamento prevede la frammentazione dei dati su più dischi. In questa maniera aumenteranno notevolmente le performance in lettura/scrittura, visto che i dati potranno essere letti in parallelo. Inoltre l’utilizzo di questa procedura aumenterà la capacità totale dell’hard disk nel suo insieme. Ad esempio, eseguendo un RAID 0 di due HDD da 1TB si otterrà un unico hard disk da 2TB, dove però i dati saranno frammentati sui singoli dischi separatamente. E’ utile se si vogliono unire dischi di piccole dimensioni per formarne uno più capiente. Quindi due hard disk da 500GB in RAID 0 saranno sicuramente più veloci di un hard disk singolo da 1TB.
Il contro di un RAID 0 è essenzialmente uno: l’affidabilità. Nell’eventualità che uno dei dischi si rompesse, si perderà la totalità dei dati, visto che parte di essi sono conservati nell’hard disk danneggiato.

Come eseguire un RAID 0

Per creare un RAID 0, o striping, è possibile affidarsi allo strumento di gestione di Windows:

  1. Premere i pulsanti Windows+R
  2. Nella schermata Esegui digitare diskmgmt.msc per aprire la Gestione disco. Qui è possibile occuparsi delle varie partizioni del sistema e dei singoli volumi.
  3. Cliccare con il tasto destro sulle unità che vogliamo unire e selezionare Elimina volume. A questo punto dovrebbe apparire la scritta Non allocata sui singoli HDD.
  4. Selezioniamo la voce Nuovo volume con striping….
  5. A questo punto una procedura guidata vi poterà verso la creazione del RAID 0, permettendovi di selezionare tutte le unità che andranno ad unirsi alla prima.

In pratica, il RAID 0 è come unire due partizioni di un singolo hard disk, solamente che in questo caso le due partizioni sono due hard disk separati.

RAID 1

Il RAID 1 viene definito mirroring. Il termine, che letteralmente significa riflesso,
indica proprio una copia 1:1 dei dati di un hard disk in altri facenti parte della concatenazione.
Il vantaggio di fare un RAID 1 è evidente. Avere due o più copie identiche degli stessi file permette una sicurezza maggiore, in caso di danneggiamento di uno degli hard disk.
Purtroppo la capacità totale sarà di 1/n, dove n indica il numero degli hard disk. Questo perchè vengono create appunto delle copie di un hard disk, dunque non è possibile archiviare dati differenti oltre a quelli dell’hard disk di partenza. Inoltre si andranno a perdere prestazioni in lettura/scrittura perchè verrà considerata la velocità dell’hard disk meno performante dell’insieme.

Come eseguire un RAID 1

La procedura è molto simile alla precedente:

  1. Eseguire i passi precedenti fino al punto 3.
  2. Selezionare la voce Nuovo volume con mirroring…

RAID 5

Il RAID 5 è molto simile al RAID 0, con la differenza che il numero di hard disk minimo è di 3 e la frammentazione dei dati avviene per blocchi, dove ogni blocco contiene vari settori dell’hard disk.
In questo caso gli hard disk fungono da stripe,ossia l’insieme dei blocchi di dati. Tra tutti questi blocchi è presente un blocco di parità, che si rigenera ogni qualvolta vengono scritti dei dati nel sistema di dischi per non creare conflitto tra i dati.
Tali blocchi sono utili per ricostruire eventuali blocchi mancanti (quindi settori) in uno degli hard disk, contrassegnati dall’errore CRC. La struttura è utile anche nel caso in cui uno dei dischi si danneggiasse poichè si ricorrerebbe ai blocchi di parità degli altri dischi per ricostruire i dati mancanti.
E’ come se ogni hard disk fosse un disco di recupero dati per gli altri. Nonostante i dati siano frammentati su tutti gli hard disk, è possibile recuperare i dati in caso di problemi. Bisogna però considerare il fatto che ogni hard disk possiede un singolo blocco di parità nella stripe, quindi nel caso si danneggiasse un secondo hard disk si perderebbero tutti i dati definitivamente.
Il vantaggio di questa procedura, detta Interim Data Recovery Mode, è che il PC non viene messo al corrente di un possibile disco danneggiato, per cui è possibile continuare la lettura/scrittura dei dati, con un evidente calo di prestazioni.
Gli svantaggi sono praticamente gli stessi del RAID 0.
La dimensione di un sistema di questo tipo è uguale a: (N-1)*(dimensione hard disk più piccola), dove N è il numero totale degli hard disk. Quindi in un sistema di 4 HDD dove il più piccolo ha capienza 2TB, la dimensione totale è di (4-1)*2TB=6TB.

Come eseguire un RAID 5

Come nei casi precedenti, il metodo è lo stesso. Bisogna solamente selezionare la voce Nuovo volume RAID-5… e seguire la procedura a schermo. Ovviamente bisogna prima

JBOD

Concludiamo con il JBOD (Just a bunch of disks). Questo sistema non rientra nei classici RAID appena visti, però ne ricorda molto la struttura. Unisce alcune caratteristiche dei primi due poichè crea una concatenazione di hard disk, creando un unico disco con capienza uguale alla somma delle singole capienze. I dati, però, invece che essere frammentati su più dischi, vengono scritti per intero sui singoli hard disk. Gli svantaggi sono quelli del RAID 0, ossia perdita di prestazioni.
Il vantaggio però è la completa indipendenza dei dischi l’uno rispetto all’altro, seppur siano concatenati. Ciò significa che se un disco viene danneggiato, si andranno a perdere solamente i dati memorizzati in quello specifico hard disk mentre gli altri sono facilmente recuperabili. Dunque basta solamentee sostituire il disco non funzionante per riacquisire la piena compatibilità del sistema.
La pecca è proprio l’impossibilità di recuperare i dati di uno dei dischi in caso di problemi, poichè i dati vengono memorizzati interamente in uno stesso hard disk.

Come eseguire un JBOD

Per eseguire un JBOD, selezionare la voce Nuovo volume con spanning… e fare esattamente come nei casi precedenti.

Esistono anche alcune tipologie che sono rispettivamente delle combinazioni di quelle già viste qui. Però sono anche quelle meno utilizzate perchè poco sicure e meno veloci. Per i curiosi, potete consultare la pagina Wikipedia a riguardo.

Prima di eseguire qualsiasi RAID, è consigliato formattare completamente tutti gli hard disk che si vogliono concatenare. In tal modo non ci saranno problemi tra i settori e possibili conflitti futuri con i nuovi dati che andrete a mettere.
Se invece preferite il classico hard disk singolo, potete provare il Western Digital da 6TB.

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Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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