Guida all’acquisto del PC: come scegliere l’alimentatore

DiMarco Nisticò

PUBBLICATO IL 4 Ott 2017 ALLE 09:00 - AGGIORNATO IL 15 Novembre 2018 ALLE 19:21

Scegliere un alimentatore adatto per il proprio PC garantisce un corretto funzionamento di tutte le componenti. D’altro canto, l’alimentatore è responsabile della gestione dei consumi di ogni singolo pezzo del nostro computer.

Wattaggio

Il primo dato che bisogna osservare per scegliere un alimentatore è senza dubbio il wattaggio. A seconda del consumo totale del nostro PC sarà necessario acquistare un alimentatore più o meno potente. Per una configurazione da gaming classica, come quelle proposte tra le nostre pagine, può andar bene uno degli alimentatori da 650W di cui abbiamo parlato in uno scorso articolo.
Per essere più sicuri, si può ricorrere a strumenti online che eseguono un calcolo indicativo del consumo totale di un PC in base alle componenti, come Cooler Master: Power Supply Calculator. Questo tool è uno dei più completi e restituisce un valore di consumo energetico molto vicino a quello reale, in un utilizzo medio. Basta inserire tutte le informazioni richieste e cliccare su Calculate. I valori più importanti sono quelli di scheda video, processore, RAM e scheda madre. Se non ricordate il resto potete non scriverlo, tanto influisce molto poco sul consumo totale.

Certificazione

Una delle certificazioni più comuni tra gli alimentatori PC è certamente la 80Plus. Presente ormai da parecchi anni, suddivide gli alimentatori in base al loro grado di efficienza. Sono presenti 5 livelli di certificazione: Bronze, Silver, Gold, Platinum, Titanium. Si va da un’efficienza di circa l’85% per il modello Bronze ad un massimo del 95% per il modello Platinum.
Il problema di questa certificazione è la mancanza di un qualsivoglia controllo di certificazioni fasulle o il comportamento per effettuare tutte le verifiche di efficienza. Vengono effettuati pochissimi test per controllare che effettivamente l’alimentatore sia funzionante a lungo termine e non dia segni di cedimento dopo qualche tempo. Inoltre non vengono effettuati test quando l’alimentatore è a basso carico, il che non dà nessuna garanzia sulla durabilità per quanto riguarda un consumo sotto la media. Però al momento è l’unica prova affidabile della qualità di un alimentatore, per cui bisogna basarsi esclusivamente su quella. Chissà se in un futuro si decida di approfondire ulteriormente questa ricerca in modo da fornire dati più specifici o affidabili.

Modulare, semi-modulare o non modulare?

Altro aspetto da considerare quando si intendere acquistare o scegliere un alimentatore è il profilo modulare, semi-modulare o non modulare.L’alimentatore modulare non presenta nessun cavo fisso, quindi si può eseguire un lavoro di cable management più accurato collegando solamente i cavi necessari al corretto funzionamento dell’alimentatore. Solitamente sono gli alimentatori più costosi.
Quello semi-modulare presenta alcuni cavi fissi e alcuni no. A seconda delle esigenze, può essere più conveniente acquistare questo modello di alimentatore poichè i cavi fissi possono essere proprio quelli che servono a noi e quindi non sarà necessario perdere tempo per collegarli.
Infine il modello non modulare ha tutti i cavi fissi, perciò alcuni cavi potrebbero rimanere scoperti. Ovviamente costano meno di tutti, a discapito di un ingombro di fili non indifferente.
La scelta di uno dei tre profili dipende essenzialmente da come vogliamo organizzare lo spazio all’interno del PC e da come vogliamo usare l’alimentatore.

Di seguito vi proponiamo alcuni modelli relativi ai tre profili descritti.

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Di Marco Nisticò

Sviluppatore informatico, cerco sempre di stare al passo con i tempi in un mondo ormai circondato dalla tecnologia.

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